Roma, 28 ottobre – Era inevitabile che i miracle drugs contro il diabete e (soprattutto) contro i chili in più, premiati da un successo di mercato su scala globale che ha davvero pochi precedenti, accendessero le fantasie e le voglie del mondo criminale, ben consapevole ormai da molto tempo che il traffico illegale dei farmaci può essere molto più lucroso (e alla fine meno rischioso) del traffico di droga.
Così sorprende, ma solo fino a un certo punto, la notizia arrivata tre giorni fa dal Regno Unito, del più grande sequestro di farmaci illegali per la perdita di peso mai registrato a livello mondiale, almeno secondo quanto dichiarato dalla Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency (Mhra), il corrispettivo inglese della nostra Aifa, che da tempo ha intensificato sorveglianza, controllo e indagini sul mercato dei farmaci analoghi del Glp-1, che registrano una crescita esponenziale della domanda, imbattendosi in casi di ipoglicemia severa causati da “penne” dimagranti rivelatesi poi alle analisi contraffatte, con la presenza di insulina al posto del principio attivo dichiarato.
A diffondere i particolare della vicenda è stata la stessa televisione pubblica Bbc, raccontando appunto come a Northampton, Inghilterra centrale, sia stato smantellato il primo impianto (nella foto del titolo diffusa dalla stessa Mhra) di produzione illegale di farmaci per la perdita di peso scoperto nel Paese, con il sequestro di decine di dispositivi (le ormai famose “penne”) vuoti pronti per essere riempiti, i principi attivi e le sostanze chimiche grezzi per preparare i farmaci e oltre 2.000 “penne” di retatrutide e tirzepatide prodotte senza licenza per un valore stimato di 250mila sterline, già pronte per essere spedite ai clienti, che le indagini ancora in corso stanno cercando di individuare soprattutto nell’ambito delle piattaforme online e dei loro intermediari.
L’Agenzia ha ricordato che l’uso di farmaci iniettabili fuori dal circuito autorizzato espone i pazienti a rischi seri, tra cui contaminazione, dosaggi errati e reazioni avverse potenzi
almente gravi. “I prodotti sequestrati non sono stati testati, non sono autorizzati e sono potenzialmente letali” ha dichiarato al riguardo Andy Morling (nella foto a sinistra), responsabile dell’unità di contrasto penale della Mhra, affermando anche che “le persone dovrebbero essere estremamente caute” quando acquistano farmaci online, o scegliere di “acquistarli solo da una farmacia registrata” per
non correre rischi.
Soddisfatto per l’azione il ministro della Salute inglese Wes Streeting (nella foto), che ha definito l’azione condotta con successo dalla Mhra “unavittoria nella lotta contro i criminali spudorati che mettono a rischio vite umane. Non riempite le tasche dei criminali che non hanno a cuore la vostra salute”.
Oltre Manica rimane comunque alta l’attenzione sugli agonisti del recettore del Glp-1 (semaglutide, liraglutide, dulaglutide) e sugli agonisti doppi Glp 1/Gip (tirzepatide), proprio in ragione del loro grande successo di vendita, sostenuto anche da una grande attenzione mediatica, che li rende prodotti inevitabilmente molto appetibili per le voglie e attenzioni del crimine farmaceutico. Da qui la necessità di controllare con particolare attenzione questo mercato, vigilando in particolare su ogni richiesta che presenti caratteristiche anomale o comunque sospette: un ruolo importante al riguardo può arrivare proprio dai farmacisti delle farmacie di comunità, che non solo possono monitorare e valutare più e meglio di altri le richieste anomale di farmaci dimagranti o di penne iniettabili non tracciate, ma sono anche nelle condizione di svolgere una preziosa attività di informazione e sensibilizzazione dei pazienti sui pericoli legati agli incauti acquisti di farmaci online.


