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domenica 16 Novembre 2025
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Padova, si inietta semaglutide acquistato online e finisce in coma: era insulina

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Roma, 17 novembre – La vendita di farmaci con ricetta medicacosa arcinota – non è consentita online, dove possono essere acquistati solo i farmaci da banco (Otc) e quelli senza obbligo di prescrizione (Sop), badando bene peraltro di farlo solo in farmacie online autorizzate, per evitare il rischio di incorrere in farmaci falsi e pericolosi (oltre che di mettere a repentaglio la sicurezza dei dati della propria carta di credito). 

Eppure sono ancora in molti a dimenticare questa elementare regola, ispirata prima che alle leggi al principio di cautela, uno dei più efficaci salvavita che si conoscano. Accade così che una pletora di soggetti non si capisce bene se incoscienti o stupidi (ma non va esclusa la possibilità che siano le due cose insieme) si rivolgano al web per i loro acquisti di prodotti medicinali. Lo ha fatto – e mal gliene incolse – una giovane donna di 31 anni di Padova, che – desiderosa di perdere qualche chilo ritenuto evidentemente in eccesso – ha acquistato online, da un sito specializzato in integratori e prodotti per il wellness con sede in Italia ma non autorizzato come farmacia, una confezione di Ozempic, il più noto farmaco di nuova generazione per la cura del diabete di tipo 2, assurto a fama mondiale per i suoi effetti dimagranti. L’acquisto, ovviamente, è avvenuto senza ricetta medica e con ogni probabilità a indurre la giovane a rivolgersi al web è stata la molla economica: Ozempic per uso dimagrante è a totale carico del paziente e costa circa 400 euro, non è davvero difficile trovare siti che lo vendono (senza ricetta, ça va sans dire) a prezzi molto inferiori, in qualche caso dimezzati.

Il problema per la giovane donna è stato che il prodotto acquistato (taroccato come molti di quelli che girano sul web) non conteneva semaglutide, ma insulina. E così, una volta assunto, la donna è andata in coma ipoglicemico e solo l’immediata reazione dei familiari che, trovandola svenuta, hanno subito chiamato il 118 e  una buona dose di fortuna hanno permesso di salvarle la vita. 

La vicenda è stata portata a conoscenza da un case report pubblicato dallo European journal of hospital pharmacy alla fine dello scorso mese di ottobre, firmato,dal farmacista dirigente dell’Azienda ospedaliera di Padova, Daniele Mengato (nella foto) e altri colleghi.  “All’arrivo dei soccorritori la glicemia era inferiore a 40, su una scala compresa tra 80 e 100, quindi è stata trasferita d’urgenza al Pronto Soccorso” ha raccontato Mengato al quotidiano Corriere del Veneto.Era in coma ipoglicemico, i medici le hanno somministrato glucosio endovena e lei ha ripreso gradualmente conoscenza. Poi è stata ricoverata per qualche giorno e si è ripresa perfettamente, senza complicanze. Oggi sta bene ma ha rischiato grosso”.

Sapendo che la semaglutide, principio attivo di Ozempic, raramente provoca ipoglicemia, soprattutto in soggetti non diabetici, i medici hanno immediatamente sospettato che la confezione acquistata non fosse autentica. Il laboratorio per le analisi tossicologiche dell’Azienda ospedaliera ha esaminato il prodotto, scoprendo che si trattava di insulina.
L’Azienda ospedaliera di Padova ha segnalato il caso all’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e alle autorità competenti, che hanno avviato indagini sul prodotto contraffatto e sul rivenditore online.

Sul punto, è subito intervenuto anche il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Padova, Gianni Cirilli (nella foto), con un warning chiarissimo: “Bisognerebbe farsi delle domande, di fronte a farmaci che si vendono a 400 euro e sul web sono offerti alla metà” afferma il presidente dei farmacisti padovani. “Bisogna parlare  con medici e farmacisti, non ci si può affidare a siti non autorizzati per acquista re medicinali, è un comportamento irresponsabile che espone a rischi enormi. I farmaci veri sono controllati, tracciati e sicuri. Tutto ciò che non arriva dai canali ufficiali invece non offre alcuna garanzia, e non parlo solo di Ozempic: online circolano sostanze di ogni tipo ed è folle pensare di potersi curare risparmiando qualche euro. La salute non è un gioco”.

Lo studio su Jama: errori di dosaggio  in tutti i farmaci                                              a base di semaglutide acquistati su siti online illegali 

Gioverà in ogni caso richiamare l’attenzione una volta di più sul fatto che i nuovi antidiabetici ad azione dimagrante sono ormai da tempo una dei bersagli preferiti dei criminali che vendono farmaci contraffatti:  già nell’agosto del 2024 uno studio pubblicato su JAMA Network Open da ricercatori delle Università di San Diego (USA) e di Pécs (Ungheria), analizzando campioni di semaglutide acquistati da farmacie online illegali che non richiedono prescrizione medica, evidenziò come in tutti i campioni analizzati la quantità di principio attivo era significativamente superiore a quella dichiarata sull’etichetta, aumentando il rischio di errori di dosaggio e gravi effetti collaterali. Inoltre, un campione ha mostrato segni di potenziale contaminazione batterica. Risultati che hanno poiindotto l’Fda ad emettere una nota sui rischi associati all’acquisto online dei prodotti agonisti del recettore Glp-1, in particolare quelli  non brandizzati.

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