Roma, 18 novembre – Raccogliere un milione di confezioni di farmaci per soddisfare il fabbisogno di oltre 2.000 enti assistenziali in tutta Italia. Questa l’obiettivo della Giornata di Raccolta del Farmaco (Grf) 2026 della Fondazione Banco Farmaceutico iche si terrà (perché in realta la ‘giornata’ dura una settimana) dal10 al 16 febbraio 2026.
La mission è quella di sempre, fin dalla prima edizione tenutasi nel dicembre del 2000 a Milano: aiutare le persone indigenti o comunque in difficoltà, rispondendo al loro bisogno farmaceutico attraverso la collaborazione con le realtà assistenziali che operano al fine di educare l’uomo alla condivisione e alla gratuità.
Una missione sempre più attuale e purtroppo sempre più necessaria, per l’aumento delle situazioni di povertà sanitaria, fenomeno che coinvolge nel nostro Paese un numero crescente di persone. Secondo i dati dell’Osservatorio dello stesso Banco Farmaceutico, nel 2024 quasi mezzo milione di persone (436 mila, per l’esattezza) si è trovata in condizioni di povertà sanitaria, con un incremento dell’8,43% rispetto all’anno precedente.
Oggi il bisogno di farmaci non riguarda infatti più soltanto immigrati, profughi, ma sempre più persone e famiglie di ogni nazionalità, italiane comprese. Da qui l’impegno sempre maggiore che il Banco Farmaceutico – con il sostegno e il supporto delle farmacie di comunità del Paese – profonde per assicurare un sostegno sempre più vasto al bisogno sanitario di quanti non hanno risorse per curarsi. Nel tempo, alla Grf si sono affiancate altre attività, dalla raccolta dei farmaci provenienti dalle aziende farmaceutiche al servizio di recupero avviato con le farmacie aderenti al sistema per raccogliere i farmaci ancora in corso di validità rimasti inutilizzati nelle case, iniziative anch’esse utili ad aumentare il numero di preziosi medicinali che sono poi consegnati alle oltre 2000 realtà assistenziali collegate con il Banco che si prendono cura delle persone in difficoltà sul territorio.
L’obiettivo, come detto, è sempre quello delle origini: donare un farmaco a chi ne ha bisogno, mettendo in relazione virtuosa soggetti (enti caritativi, farmacisti, aziende farmaceutiche, aziende di logistica, volontari, cittadini) che vogliono dare il loro fattivo contributo per recuperare e distribuire gratuitamente farmaci necessari a coloro che non hanno la possibilità di procurarseli altrimenti.
Febbraio 2026 sembra ancora lontano, ma in realtà fervet opus, la macchina organizzativa della Grf 2026 è già in pieno movimento. E c’è già chi – lo ha fatto in questi giorni Farmacieunite, il sindacato autonomo di farmacie presieduto da Maurizio Giacomazzi e attivo soprattutto nel Nordest del Paese – ha inviato alle farmacie associate il modulo per aderire alla campagna di raccolta, che dovrà essere restituito assieme alla copia del bonifico effettuato a titolo di contributo d’iscrizione, fiscalmente detraibile e di importo libero (ma Farmacieunite auspica che non sia inferiore a 150 euro, per garantire a Banco Farmaceutico le risorse necessarie alla sua mission).
Non è inutile ricordare che i farmacisti che aderiranno alle Grf (titolari e collaboratori) potranno ottenere fino ad un massimo di 50 crediti formativi Ecm. Tutte le indicazioni operative sono riportate in questo breve video curato dallo stesso Banco farmaceutico.


