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giovedì 4 Dicembre 2025
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MondoFarmacia, aggiornamento sulle Mst: la formula FarmaCrea fa ancora centro

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Roma, 4 dicembre –  Un altro modo di fare associazione è possibile: potrebbe essere (e  magari lo è)  l’articolo 1 della Costituzione di MondoFarmacia, l’associazione di farmacisti romani nata da un’intuizione di Franco Caprino (nella foto) e diventata nell’arco di pochi anni una realtà consolidata della comunità farmaceutica della Capitale. Proprio per aderire e dare corpo e sostanza al suo precetto costitutivo, il sodalizio è fin dalla sua nascita instancabilmente impegnato nella ricerca di nuovi modi e format per offrire agli associati (le farmacie aderenti superano ormai le 150, ma il numero di farmacisti simpatizzanti interessati alle sue attività è decisamente molto più alto: all’ultimo corso Ecm via Fad si sono iscritti in 600) eventi, occasioni e strumenti per far crescere non solo le conoscenze professionali, ma anche per rinnovare e innervare i valori della professione, con il contributo e la partecipazione consapevole di tutti i colleghi.

Perché – e siamo all’art. 2 della Costituzione di MondoFarmacia – un soggetto professionale come l’associazione romana ha senso solo se lavora in modo plurale, usando il pronome “noi”, in una categoria dove ancora residuano le scorie di secoli di tendenze all’individualismo, mentre invece si sopravvive e si cresce solo provando ogni giorno a fare tutti insieme un passo in avanti, anche piccolo, verso gli obiettivi comuni fissati attraverso il confronto quotidiano con i colleghi.

In questa ricerca di innovazione della vita associativa, MondoFarmacia – coordinata da Nino Annetta, tra i co-fondatori insieme a Caprino dell’associazione –  ha dato vita lo scorso anno a FarmaCrea, format eterodosso e decisamente innovativo che nella sua prima edizione al Caffè letterario di via Ostiense, non mancò davvero di sorprendere per originalità, vitalità, energia e ricchezza di stimoli, oltre che per il coraggioso tentativo di aprire il mondo professionale ad altri mondi e linguaggi, all’apparenza lontanissimi, come quello dell’arte e della cultura. L’idea, insomma, incontrò subito il favore non solo degli associati ma anche  dei tanti farmacisti che parteciparono a quella serata magari solo per curiosità, per capire di cosa potesse sortire da quello che veniva annunciato come un mix di aggiornamento scientifico, arte, creatività e cultura in un clima fecondo e libero – ma anche rilassato e gioioso – di interrelazione.

Poteva sortirne un guazzabuglio, un indigeribile “mappazzone”. Fu, invece, un appuntamento sorprendente e molto apprezzato, aperto al confronto con l’altro e il nuovo in una situazione volutamente priva di ingessature o anche solo formalismi. Un successo, insomma, che ha spinto il consiglio direttivo di MondoFarmacia a replicare la formula, ovviamente provando a migliorarla. Risultato che –  giudicare dalla seconda edizione di FarmaCrea, patrocinata dall’Ordine dei Farmacisti di Roma e tenutasi lo scorso 1 dicembre negli spazi del MAXXI di Roma splendidamente concepiti e ridisegnati dall’archistar Zaha Hadid  –  è stato decisamente raggiunto, a partire dalla scelta della sede, molto più adeguata alla tipologia multiverso dell’evento.

Organizzata nella stessa data della Giornata mondiale di lotta all’Aids, FarmaCrea 2025 è stata dedicata al tema delle malattie sessualmente trasmissibili (Mst), con un focus sul ruolo del farmacista nella prevenzione e terapia di queste patologie. Un argomento importante, dunque, illustrato da due relatrici di conclamata autorevolezza davanti a un’attentissima e partecipe platea di 250 farmacisti: Carla Bruschelli (nella foto), medico e docente alla Sapienza, e Monica Calcagni, ginecologa, medico estetico e divulgatrice digitale. La prima ha offerto una panoramica chiara sull’Hpv e sui vantaggi della vaccinazione, sottolineando l’importanza di un’informazione semplice e capillare, mentre Calcagni ha coinvolto il pubblico con un intervento diretto e ironico sul tema dei vaccini e delle fake news. È quindi seguita la toccante la testimonianza della presidente di Lila, Giusi Giupponi, che ha ricordato come la lotta all’Hiv passi anche dalla capacità di abbattere stigma, paura e silenzi.
Gli interventi, moderati da Nino Annetta (nella foto del titolo in un momento del suo intervento), sono stati preceduti dalla sentita introduzione del presidente dell’Ordine Giuseppe Guaglianone (nella foto) sull’imperativo di una continua crescita dei saperi e delle competenze dei farmacisti, assolutamente cruciale per professionisti al centro di uno straordinario processo di evoluzione che ne trasforma e amplifica ruolo, funzioni e responsabilità. Gli speech sono stati sapientemente intervallati da brevi ma significative testimonianze dal vivo della professione, proposte attraverso video prodotti dai farmacisti della Commissione scientifica MondoFarmacia: pillole visive su PrEP, casi reali di farmacia, e un focus su FarmaEdu, il programma educativo dell’associazione rivolto alle scuole, che nel 2026 introdurrà un nuovo modulo dedicato proprio alle malattie sessualmente trasmissibili.
Sempre in materia di contributo della professione farmaceutica alla lotta contro le Mst, nel corso della serata il presidente di Fenagifar Vladimiro Grieco ha annunciato la nascita di un progetto integrato Fenagifar–MondoFarmacia dedicato alla prevenzione dell’Hiv. Tre le linee di declinazione previste: comunicazione chiara e continua nelle farmacie, attività di formazione rivolta ai farmacisti per una più efficace relazione con il pubblico sui temi Mst e organizzazione di giornate locali per affermare progressivamente (prima a livello locale, poi auspicabilmente a livello regionale e nazionale)  il ruolo delle farmacie come veri e propri centri di orientamento e prevenzione delle Mst, a partire dall’erogazione dei test per intercettare quella quota di popolazione – circa il 20% – che non sa di essere positiva.

Ridurre a semplice cronaca FarmaCrea, però, rischia inevitabilmente di non farne cogliere appieno i tratti originali e distintivi, primo tra i quali il clima immersivo che coinvolge completamente i partecipanti, dissolvendo distanze e distinzioni tra contenuti e spettatori, che finiscono per sentirsi parte di un’esperienza per molti versi irripetibile. Gli interventi scientifici e professionali (già  in sé molto apprezzati), sono stati esponenzialmente potenziati da un percorso artistico capace di raccontare il corpo, la cura e la vulnerabilità con un linguaggio emotivo e immediato, a partire dalla  performance Principio attivo di Viola Pantano, su soggetto di Claudio Papetti, con il performer Lorenzo Caldarozzi: un flusso di coscienza dove le parole (a ben vedere il primo principio attivo a nostra disposizione) si trasformano in cura, invitando a riflettere sul potere del linguaggio contro stigma e silenzi.

Ma i contributi sono stati tanti, vari e tutti capaci di conferire significati, senso e bellezza (cosa che non guasta, visto che sarà probabilmente lei, come scriveva Fëdor Dostoevskij, a salvare il mondo). Ancora Papetti ha proposto Опіка (Tutela), video sul bombardamento delle farmacie in Ucraina, dove la distruzione dei luoghi di cura diventa metafora della fragilità della tutela in tempo di guerra.
Mattia Viselli  ha contribuito alla serata con una riflessione visiva intitolata Possibilità alternative,  video‐loop in quattro riquadri che esplorano gesti di protezione e guarigione. Il pittore Massimo Scognamiglio ha esposto due tele, figure sospese tra psiche e corpo, identità e trauma, che trasformano strappi e memorie in materia viva, evocando fragilità e possibilità di rinascita, mentre Elena Ketra ha proposto la sua opera Utereyes, immagine iconica nata dalla riflessione di due uteri stilizzati che crea un occhio (richiamo alla vigilanza), a simboleggiare la consapevolezza e libertà di scelta delle donne riguardo al proprio corpo e alla propria sessualità.
A testimoniare il crescente interesse suscitato dalla formula di FarmaCrea ha concorso in qualche misura la partecipazione (più numerosa rispetto all’edizione 2024) di molti esponenti del mondo sanitario e farmaceutico, su tutti i presidenti  degli Ordini provinciali dei farmacisti di Roma  (il già ricordato Guaglianone), di Perugia (Filiberto Orlacchio), di Rieti (Mario Coviello) e di Latina (Roberto Pennacchio) e il presidente del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Massimo Valle.
La scelta di MondoFarmacia di continuare a tentare di portare innovazione anche nei momenti pubblici di aggregazione, sperimentando formule aperte alla necessità di aprirsi al mondo nella sua molteplicità e diversità di linguaggi, sembra insomma essere una scelta pagante, utile a migliorarsi come professionisti ma anche come persone.

Comprensibile, quindi, lo ha brevemente ricordato Caprino nel suo affettuoso saluto finale, che l’associazione voglia proseguire il percorso. Che, a pensarci, punta in direzione di una sorta di neo-umanesimo della farmacia e della professione del farmacista, che devono sempre più essere un punto di riferimento non solo sanitaro ma anche umano, sociale e culturale. (Ha collaborato Martina Apruzzese)

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