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giovedì 11 Dicembre 2025
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Lazio, controlli spesa farmaceutica, Fimmg protesta: “Illegittimi, al di fuori delle norme”

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Roma, 11 dicembre – I medici di medicina generale del Lazio esprimono in una lettera indirizzata a Regione, Asl e Ordini dei medici delle province laziali forti dubbi sulla legittimità dei controlli sulla spesa farmaceutica e sugli indicatori di spesa applicati ai singoli medici, mettendo in discussione anche l’etica deontologica che tende a minare in modo coercitivo l’autonomia dei professionisti. Le pratiche di monitoraggio della spesa farmaceutica attuate nella Regione Lazio, a giudizio del sindacato regionale dei mmg, sono al di fuori delle regole stabilite e compromettono l’indipendenza dei medici stessi: da qui la richiesta di immediata sospensione di procedure ritenute illegittime.

Il documento, firmato dai segretari provinciale e regionale della Fimmg, Pier Luigi Bartoletti e Giovanni Cirilli (nella foto) si concentra su alcuni punti chiave, riguardanti proprio le problematiche legate ai monitoraggi in corso e alla protezione dell’autonomia professionale dei sanitari, ribadendo per contro l’importanza di un sistema di controllo più equilibrato, fondato su evidenze scientifiche e rispettoso della libertà di prescrizione, “in un contesto in cui la salute del paziente e la qualità delle cure devono rimanere la priorità assoluta”.

In attesa di una risposta, Fimmg Lazio si dichiara pronta a un dialogo costruttivo con le istituzioni regionali per affrontare le questioni sollevate e garantire il corretto funzionamento del Sistema sanitario nazionale. Ad aprire  il cahier de doleances inviato alla Regione dal sindacato regionale dei medici di famiglia è la tutela dell’autonomia prescrittiva: i medici devono rimanere liberi di prescrivere in base a scienza e coscienza, scrive Fimmg Lazio, che in ogni caso si preoccupa di ribadire che l’appropriatezza prescrittiva è un obiettivo centrale nella professione medica, al fine di tutelare la salute pubblica e la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale.

Segue una precisa sollecitazione affinché si proceda a una verifica approfondita della legittimità delle pratiche di monitoraggio della spesa farmaceutica, in particolare quelle legate agli indicatori di spesa applicati ai singoli professionisti. La Fimmg considera infatti illegittima l’applicazione di tali indicatori in modo individuale, poiché in contrasto con diverse sentenze del Consiglio di Stato, della Cassazione e della Corte Costituzionale, tutte concordi e convergenti nel tutelare la libertà prescrittiva del medico.

Un’altra contestazione riguarda la violazione della normativa in materia di controllo dell’appropriatezza, che prevede esclusivamente verifiche aggregate e non individuali. Ad avviso di Fimmg, quindi, l’adozione di pratiche come quelle adottate dalla Regione Lazio, che coinvolgono monitoraggi e indicatori legati a singole prescrizioni, sono una violazione delle normative e delle disposizioni giuridiche in materia.
Altro punto fondamentale sollevato dal sindacato regionale è il tipo di monitoraggio utilizzato, sostanzialmente basato su parametri economico-finanziari. La richiesta di Fimmg, al riguardo, è quella di sostituire gli attuali parametri con indicatori di spesa basati su prove cliniche, “in modo da evitare che le prescrizioni mediche vengano influenzate da logiche puramente economiche, a discapito della salute del paziente”. Richiesta che viene accompagnata da un’esplicita istanza a sospendere con effetto immediato le procedure di monitoraggio ritenute illegittime attualmente utilizzate, almeno “fino a quando non vengano forniti chiarimenti normativi”. La Fimmg chiede inoltre un incontro con la Regione Lazio per ridefinire gli indicatori di spesa in modo condiviso e conforme alla normativa.

Il sindacato regionale dei medici di famiglia si dichiara in ogni caso disponibile a un confronto costruttivo con i rappresentanti della Regione, con l’obiettivo di trovare soluzioni che rispettino pienamente l’autonomia dei medici e che garantiscano un sistema sanitario che promuova la salute dei cittadini senza compromettere la qualità delle cure. Al riguardo, la lettera avanza anche la richiesta di avviare tavoli tecnici per ridefinire insieme gli indicatori di spesa, in modo che questi possano essere condivisi e rispettosi dell’autonomia prescrittiva del medico. L’obiettivo è trovare soluzioni che non solo siano giuridicamente legittime, ma che rispondano anche alle esigenze di un Ssn sostenibile e centrato sul paziente.

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