Roma, 11 dicembre – Tre società medico scientifiche (Siti, Simi e Simg, rispettivamente Società italiana d’igiene, Società italiana di malattie infettive e tropicali e Società italiana di medicina generale e cure primarie) hanno redatto un policy brief su estensione e consolidamento della strategia di immunizzazione contro il Rsv, virus respiratorio sinciziale. Aumentare la protezione vaccinale contro il virus, spiegano gli specialisti, è una misura di sanità pubblica ad alto valore sociale e costo-efficace per il Ssn. Il Rsv causa ogni anno,in Italia tra i 25.000 ed i 50.000 ricoveri, con oltre 2.500 decessi diretti e un onere economico superiore a 200 milioni di Euro per il nostro Servizio sanitario.
La proposta di intesa Stato-Regioni 2025 sul Programma per l’accesso universale dei neonati all’immunizzazione passiva e la vaccinazione delle donne in gravidanza contro il Rsv rappresenta un passaggio cruciale nella transizione da iniziative sperimentali a politiche strutturali di prevenzione. Tuttavia, – riporta una nota diffusa dalle tre società scientifiche – alla luce delle evidenze di efficacia sul campo della sola immunizzazione del neonato, di quelle integrate neonato-gestante, nonché delle evidenze di efficacia sul campo della vaccinazione nei soggetti anziani e fragili e delle conseguenti raccomandazioni europee già operative, appare necessario rafforzare la dimensione di equità e universalità dell’offerta, semplificando gli assetti operativi e, soprattutto, accelerando le fasi di attuazione.
A questo proposito, Siti, Simit e Simg hanno redatto un policy brief dal titolo Estensione e consolidamento della strategia nazionale di immunizzazione contro il Virus respiratorio sinciziale (Rsv): azioni per equità, sostenibilità e rapidità di attuazione. Le tre società scientifiche propongono un’equità di accesso all’immunoprofilassi passiva per tutte le coorti di neonati, integrata dalla vaccinazione delle gravide (secondo il modello Lussemburgo) e vaccinazione degli anziani secondo il documento congiunto Siti-Simit; un’integrazione informativa madre-neonato e flussi unificati; un’attuazione rapida e progressiva della vaccinazione, con monitoraggio adattivo ed indicatori di impatto.
“Le raccomandazioni operative che abbiamo stilato riguardano l’immunizzazione passiva dei neon
ati, la vaccinazione materna e quella della popolazione anziana” chiarisce Enrico Di Rosa, presidente Siti (nella foto). “Raccomandazioni che mirano a garantire una protezione universale nella prima stagione di vita; consolidare l’integrazione madre-neonato-territorio; anticipare la protezione degli anziani fragili ed assicurare un uso efficiente delle risorse attraverso un monitoraggio trasparente e tempestivo”.
Pertanto . si legge nella nota – Siti, Simit e Simg ribadiscono che il passaggio da una ‘logica pilota’ ad una politica nazionale stabile di prevenzione contro l’Rsv non è più rinviabile. L’estensione dell’offerta a neonati, gravide e anziani fragili rappresenta, oggi, una misura di sanità pubblica ad alto valore sociale e costo-efficace per il Ssn.
Le società scientifiche, allo stesso tempo, consigliano l’istituzione di un Gruppo tecnico nazionale Rsv (ministero, Iss, Regioni) con funzioni di indirizzo e sorveglianza e con la partecipazione strutturale della medicina generale; ma anche di standardizzare gli indicatori (copertura neonati e gravide, ricoveri per bronchioliti, eventi avversi e costi evitati). Auspicabile, inoltre, la pubblicazione di report trimestrali, a cura di Iss e ministero, con aggiornamento pubblico delle coperture e, infine, la raccomandazione di prevedere, nella programmazione del Fascicolo sanitario nazionale 2026, una voce dedicata al mantenimento della strategia anti-Rsv, assicurandone la continuità oltre la fase pilota.
“Il Rsv rappresenta una causa rilevante di morbosità e mortalità non solo nei neonati, ma anche negli anziani e nei soggetti fragili. Le vaccinazioni costituiscono da sempre un caposaldo della Simit e, alla luce delle evidenze prodotte su Rsv, riteniamo imprescindibile accelerare la transizione da interventi pilota a una strategia strutturale, omogenea e tempestiva” sottolinea Roberto Parrella
, presidente Simit (nella foto), “Questo tema sarà anche uno degli aspetti cogenti del prossimo congresso nazionale Simit, che si terrà a Riccione dal 16 al 19 dicembre, dove discuteremo il ruolo delle nuove immunizzazioni nella riduzione del carico clinico e assistenziale. Solo un approccio programmato e universalistico potrà garantire una reale protezione degli anziani e dei fragili e contribuire a ridurre l’impatto del Rsv sul Ssn”.


