Roma, 18 aprile – Sulla Gazzetta Ufficiale n. 85 dell’11 aprile 2025 è stato pubblicato il decreto legge n. 48 del 11/04/2025 contenente Disposizioni urgenti in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario, che ha modificato la legge n. 242 del 02/12/2016 Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa”.
Il decreto legge, in vigore dal 12 aprile, giorno successivo alla sua pubblicazione sulla GU, dovrà essere convertito in legge entro 60 giorni dal Parlamento, il cui esame potrebbe ovviamente portare a modificazioni.
In una nota, la Società italiana dei farmacisti preparatori (Sifap), dopo una prima lettura del decreto nella formulazione approvata dal Governo e pubblicata in GU, rappresenta la situazione che si è venuta a configurare con l’arrivo del provvedimento, che – evidenzia Sifap – non cambia nulla per la cannabis a uso medicinale – in forma di infiorescenze o estratto titolato che contiene Thc e Cbd a differente percentuale di titolazione e diverso rapporto tra gli attivi – acquistata con buono-acquisto e caricata sul Registro Entrata-Uscita delle Sostanze stupefacenti e psicotrope, e non cambia nulla nemmeno per il Cbd sintetico, che continua a essere utilizzabile.
Nella sua nota, Sifap segnala però anche un evento che qualcosa cambia, eccome!, sulla vexata quaestio dell’inserimento o meno del cannabidiolo ottenuto da estratti di cannabis nel novero delle sostanze stupefacenti. Si tratta della pubblicazione, in data 16 aprile, della sentenza n.07509/25 del Tar Lazio – Sezione Terza Quater con la quale è stato respinto il ricorso proposto da alcuni soggetti operanti nel settore della produzione e/o commercializzazione di prodotti derivati dalla Canapa Sativa L. contro il dm 27 giugno 2024, provvedimento che come si ricorderà aveva disposto l’inserimento delle composizioni per somministrazione ad uso orale di cannabidiolo ottenuto da estratti di cannabis nella Tabella dei medicinali, Sezione B, del Dpr n. 309/90.
Per effetto della decisione dei giudici amministrativi del Lazio, evidenzia la Sifap, a far data dal 16 aprile “il Cbd di origine estrattiva è inserito nuovamente nella Tabella dei Medicinali, Sezione B”. La Società dei farmacisti preparatori raccomanda quindi di “caricarlo sul Registro Stupefacenti riportando il numero della Sentenza citata”.