Roma, 17 luglio – Sono state quasi 10mila (9760) le prestazioni gratuite in telemedicina (in particolare Ecg, holter cardiaco, holter pressorio e una serie di servizi cosiddetti cognitivi che rientrano nella sfera della prevenzione di ipertensione, ipercolesterolemia e diabete, nonché l’aderenza alla terapia da parte del paziente per il diabete di tipo 2 e Bpco ) erogate nei primi sei mesi del 2025nelle 169 farmacie veronesi aderenti su base volontaria al servizio. Numeri-monstre, che confermano l’incontrovertibile validità del modello della ‘farmacia dei servizi’ e il convinto apprezzamento dei cittadini.
Vecchioni: “L’apprezzamento maggiore? Ai servizi in telemedicina, eseguiti in farmacia su prescrizione del medico su ricetta bianca”
“In questi primi sei mesi del 2025 nel nostro territorio sono stati in particolare i servizi di holter cardiaco (+61% sul valore medio mensile del 2024) e pressorio (+52%) ad avere registrato il maggiore incremento” osserva la presidente di Federfarma Verona Elena Vecchioni (nella foto) “mentre rimangono costanti gli Ecg. Questo evidenzia l’ottima collaborazione tra le farmacie e i medici poiché sono proprio i servizi in telemedicina a essere eseguiti in farmacia esclusivamente tramite la prescrizione su ricetta bianca rilasciata dal medico di medicina generale o dello specialista convenzionato al Servizio sanitario nazionale. Notevolmente apprezzata, inoltre, dal cittadino la qualità del servizio in termini di flessibilità di orario, ma soprattutto competenza e accuratezza nello svolgimento del servizio da parte del farmacista e autorevolezza dei centri di refertazione”.
“Per i pazienti è ormai diventato ‘normale’ affidarsi a noi per tutta la serie di servizi, sia preventivi che diagnostici, erogati gratuitamente dalla farmacia dei servizi” aggiunge il vicepresidente del sindacato dei titolari veronese Gianmarco Padovani. “Molto apprezzate sono la professionalità insieme alla rapidità di accesso al servizio che bypassa le lunghe liste d’attesa ormai tristemente note nella sanità pubblica. Ciò è possibile poiché l’appuntamento viene preso direttamente tra l’utente e la farmacia che poi indica qual è la disponibilità per l’esecuzione della prestazione, di prassi effettuata nell’arco di pochi giorni”.
I servizi, spiega Claudia Sabini, responsabile rurale Federfarma Verona, sono importanti ovunque, ma divengono addirittura vitali “per i pazienti che vivono nelle zone a bassa densità abitativa per i quali è necessario percorrere decine di chilometri prima di raggiungere il nosocomio più vicino a casa”. In queste situazioni, i cittadini rimangono
piacevolmente sorpresi quando, entrando anche nella piccolissima farmacia rurale trovano a disposizione non solo il farmacista professionista sanitario, ma anche un presidio attrezzato con efficienti strumentazioni diagnostiche che consentono di erogare un servizio sanitario di alta qualità in stretta collaborazione con i medici refertatori.
Veneto, prosegue senza intoppi la sperimentazione della farmacia dei servizi
Proseguita come stabilito dalla Regione Veneto nel 2025, l’attività sperimentale prevede un’unica limitazione: i pazienti che hanno già usufruito della telecardiologia nel 2024 (tutti hanno diritto ad una prestazione per tipologia: un ECG, un holter cardiaco e un holter pressorio) non possono richiederne altre nell’anno in corso perché le attuali prestazioni vengono erogate con i fondi del Servizio sanitario nazionale destinati ancora alla fase sperimentale dell’anno scorso.
Tra i servizi sempre gratuiti, ma senza la prescrizione del medico, quelli cognitivi rivolti ai
maggiorenni che comprendono gli screening del diabete non noto, dell’ipertensione arteriosa non nota” e dell’ipercolesterolemia non nota. Grazie a questionari preliminari il farmacista valuta in tempo reale attraverso la piattaforma informatica regionale i fattori di rischio del soggetto rispetto a queste gravi e silenti patologie, potenzialmente mortali, offrendo qualora necessario test diagnostici mirati come la determinazione del profilo lipidico e invitando i pazienti a recarsi dal proprio medico di medicina generale.