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lunedì 20 Ottobre 2025
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Influenza 2025-26, Cimo: “Sarà molto dura, agire ora per evitare caos e paralisi Ssn”

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Roma, 1 settembre – Dopo il primo warning di qualche giorno fa dell’infettivologo Matteo Bassetti, anche la federazione di sindacati medici Cimo-Fesmed invita a prepararsi per tempo alla stagione influenzale 2025-26, che si annuncia a dir poco problematico.

“Prepariamoci a un autunno complicato” scrive il sindacato in un comunicato stampa diramato tre giorni fa. “La prossima stagione influenzale, secondo quanto osservato in Australia, sarà una delle peggiori degli ultimi anni. A luglio infatti, nell’Australia meridionale è stato raggiunto il maggior numero di casi settimanali di influenza da 6 anni a questa parte, le infezioni sono aumentate del 70% rispetto allo scorso anno, i ricoveri cresciuti del 50% in due settimane e si è registrato il peggior aumento di ore di servizio delle ambulanze (5.866) mai registrato”.

“Lo diciamo con ampio anticipo” sottolinea il presidente del sindacato Guido Quici (nella foto), “è questo il momento giusto per prepararsi all’ondata influenzale ed evitare che il Servizio sanitario nazionale si paralizzi. Dobbiamo evitare l’affollamento dei Pronto soccorso, il blocco delle ambulanze in attesa che le barelle si liberino, il peggioramento della carenza di personale sanitario a causa delle assenze per malattia di medici e professionisti sanitari colpiti dal virus, e il solito scetticismo vaccinale che spinge i più fragili a non proteggersi per tempo”.

“Occorre dunque organizzare una seria e convincente campagna vaccinale che protegga il personale sanitario e chi è esposto alle conseguenze gravi dell’influenza, come i pazienti anziani e fragili”  evidenzia Quici,  “prevedere presidi territoriali che prendano in carico i casi meno gravi, che non necessitano del ricovero ospedaliero, e intervenire sugli ospedali colmando le carenze di personale, prevedendo percorsi dedicati durante la fase del picco stagionale e organizzando i reparti in modo da impedire la circolazione del virus”.

Per il presidente del sindacato dei medici Federazione Cimo-Fesmed, “intervenire quando il caos è già scoppiato è inutile. Bisogna agire ora”.

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