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martedì 21 Ottobre 2025
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FederAnisap, servizi in farmacia: “Basterà rispettare i 420 adempimenti della 502/92…”

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Roma, 21 ottobre – Un plauso che – in realtà – cela in tutta evidenza ben altri significati, quello che FederAnisap, la sigla nazionale delle associazioni che rappresentano le strutture private di specialistica ambulatoriale e i laboratori (accreditati e no) al Ssn, ha voluto esprimere nei confronti dell’approvazione da parte del governo della Manovra finanziaria per il 2026 e, segnatamente, delle misure finalizzate a “stabilizzare” la farmacia dei servizi.

L’apprezzamento è infatti  espressamente indirizzato al “passo storico” rappresentato dal definitivo riconoscimento delle farmacie territoriali come parte integrante del Servizio sanitario nazionale, con facoltà di erogare “in modo strutturato una serie di servizi sanitari e sociosanitari”, uscendo dal “precariato” delle sperimentazioni a tutto vantaggio del potenziamento delle cure e dei servizi di prossimità, definito un vero e proprio “punto di svolta per la sanità territoriale e, in particolare, per la Farmacia dei Servizi”.

Un’ipotesi che fino a ieri era tenacemente avversata e combattuta dalle sigle di ambulatori e laboratori, insomma, diventa oggetto di espressioni di apprezzamento. Che però, in realtà, sono solo un espediente retorico, come rivelano le dichiarazioni successive, nelle quali FederAnisap si preoccupa di evidenziare che – a questo punto – anche le farmacie non potranno che rispettare i circa 420 adempimenti della legge n. 502 del 1992 previsti per l’autorizzazione e l’accreditamento istituzionale. Chiarissimo il sotto testo: “Avete voluto la bicicletta? Ora pedalate, ma nel rispetto più assoluto delle regole che sono obbligati a osservare tutti gli altri ciclisti”.

“Ringraziamo il legislatore per aver compiuto questo passo storico”  dichiara il presidente di FederAnisap Walter Rufini (nella foto), che – piccola curiosità – nella sua lunga carriera di rappresentante del mondo delle professioni sanitarie vanta anche una ormai lontana esperienza di direttore del sindacato provinciale dei titolari di farmacia di Roma.  “Con grande chiarezza, è doveroso ricordare che essere strutture sanitarie significa anche adeguarsi in toto alla normativa vigente” precisa subito il presidente di FederAnisap. “Le farmacie devono ora confrontarsi con la legge n. 502 del 1992 e con tutti i rigorosi adempimenti previsti per l’autorizzazione e l’accreditamento istituzionale, esattamente come già avviene per le cliniche, i laboratori e gli ambulatori privati e pubblici. Stimiamo in circa 420 gli adempimenti tecnici e burocratici necessari per garantire la qualità, la sicurezza e la trasparenza che ogni struttura sanitaria deve offrire”.

Rufini, sul punto, lascia intendere che non verranno fatti sconti a nessuno: l’adeguamento ai requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi è “l’unica via percorribile per garantire la piena integrazione nel Ssn e il mantenimento di elevati standard di qualità, a parità di regole con tutte le altre strutture erogatrici di servizi sanitari”. E sul punto non sono ammesse eccezioni o deroghe di alcun tipo: “Le farmacie hanno ottenuto il riconoscimento tanto atteso, ma da questo momento l’azione non può più prescindere dal pieno rispetto della legalità sanitaria e delle regole di autorizzazione e accreditamento. FederAnisap sarà al fianco delle istituzioni per assicurare che questa importante riforma si attui nel pieno rispetto dei dettami di legge a tutela della salute dei cittadini”.

Tentiamo una traduzione: occhio ai servizi che erogate ma soprattutto a come li erogate, care farmacie, perché qualcuno terrà gli occhi perennemente puntati su di voi. Ci vuole un filo di talento a dissimulare intendimenti tutt’altro che amichevoli in messaggi all’apparenza “positivi”, e molti italiani evidentemente questo talento non manca davvero…

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