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venerdì 7 Novembre 2025
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Nuovi farmaci anti-obesità, Pfizer e Novo Nordisk ai ferri corti per acquisire Metsera

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Roma, 3 novembre – Il segmento di mercato dei farmaci, per l’obesità e le malattie cardiometaboliche di ultima generazione sta ormai diventando l’arena di una lotta senza quartiere:  è passato poco più di un mese dall’annuncio dell’accordo (approvato all’unanimità da entrambi i Cda) tra Pfizer e l’azienda biotech statunitense Metsera relativo all’acquisizione – da parte della multinazionale USA – di tutte le azioni ordinarie Metsera, che tutto torna in discussione. L’interesse alla base dell’intesa era chiaro e dichiarato pubblicamente: l’azienda biotech sta lavorando alla “next generation di farmaci per l’obesità e le malattie cardiometaboliche”, settore centrale nelle strategie Pfizer.

Ma non meno vitale per altre aziende come Novo Nordisk, l’azienda danese protagonista dell’exploit dei primi antidiabete dimagranti agonisti del Glp-1 e regina incontrastata del mercato almeno fino all’arrivo dei concorrenti a marchio Eli Lilly. che ne hanno eroso le quote di mercato, come minacciano di fare – in misura anche maggiore, secondo gli analisti – i prodotti che ha in catiere Pfizer. Da qui la vera e propria entrata a gamba tesa per provare a inserirsi nel pas-de-deux Pfizer-Metsera. L’azienda danese ha infatti comunicato ufficialmente di “aver presentato una proposta spontanea per l’acquisizione di Metsera”, dichiarandosi disponibile ad acquistare “tutte le azioni ordinarie in circolazione di Metsera al prezzo di 56,50 dollari Usa per azione in contanti (pari a un valore patrimoniale netto aggregato approssimativo di 6,5 miliardi o a un valore aziendale approssimativo di 6 miliardi di dollari) e diritti di valore contingente fino a 21,25 dollari per azione in contanti (o un valore aggregato approssimativo fino a 2,5 miliardi) in base al raggiungimento di determinati traguardi clinici e normativi”.

Offerta che – va da sé – supera il valore di quella di Pfizer, e che “è attualmente soggetta a revisione da parte del consiglio di amministrazione di Metsera”.

Diciamo, per usare un eufemismo, che in casa Pfizer l’iniziativa – immediatamente definita “spericolata e senza precedenti”. è stata presa tutt’altro che bene. Una dichiarazione di guerra, insomma, alla quale Pfizer  risponderà con le armi dei codici e delle pandette. “Si tratta di un tentativo da parte di un’azienda con una posizione dominante sul mercato di sopprimere la concorrenza in violazione della legge, acquisendo un concorrente americano emergente” scrive Pfizer, che denuncia anche la scorrettezza della proposta danese, accusandola di essere  “strutturata in modo da eludere le leggi antitrust e comporta un rischio normativo ed esecutivo sostanziale. La proposta è illusoria e non può essere considerata una proposta superiore ai sensi dell’accordo tra Pfizer e Metsera, e Pfizer è pronta a perseguire tutte le vie legali per far valere i propri diritti ai sensi dell’accordo”.

Come indicato nella delega di Metsera – ricorda Pfizer nella nota – il Consiglio di amministrazione di Metsera aveva precedentemente respinto la proposta di Novo Nordisk a causa di ‘una serie di rischi’ nella struttura del deal. Il Cda ha scelto Pfizer rispetto ad altri offerenti perché nessuno ‘poteva completare l’acquisizione del 100% del capitale di Metsera con lo stesso livello di certezza o entro la stessa tempistica prevista di Pfizer'”.

“L’operazione di Pfizer – prosegue la nota della multinazionale americana  – crea un valore reale, certo e immediato per gli azionisti di Metsera e garantisce che l’importante farmaco candidato di Metsera possa emergere come un concorrente chiave disponibile per tutti gli americani in questa importante area terapeutica”.

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