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lunedì 17 Novembre 2025
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La scienza? Spazio alle donne: Fofi ospita la mostra fotografica Una vita da scienziata

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Roma, 17 novembre –  Superare i pregiudizi nella pratica scientifica, che l’immaginario collettivo considera ancora a torto un dominio maschile, dimostrando lo straordinario contributo che il genere femminile ha assicurato alle discipline tecnico-scientifiche. Questo l’obiettivo del progetto 100 donne contro gli stereotipi, avviato dalla Fondazione Bracco nel 2016 per contribuire al raggiungimento delle pari opportunità e valorizzare il ruolo femminile anche in quei settori erroneamente percepiti come campo di gioco quasi esclusivo del genere maschile. Non è davvero un caso che numerose ricerche sulla presenza femminile nell’informazione abbiano dimostrato che le donne sono raramente interpellate dai media in qualità di esperte: a spiegare e interpretare il mondo sono quasi sempre gli uomini (nel 76% dei casi, secondo i risultati nazionali del Global Media Monitoring Project 2020). a mostra intende promuovere il talento femminile nella ricerca scientifica, incoraggiando le giovani donne a intraprendere percorsi di studio e di carriera nelle discipline tecnico-scientifiche, sempre più richieste dal mondo del lavoro e centrali per il futuro della salute.

Il  meritorio progetto della Fondazione Bracco è stato declinato nella mostra fotografica Una vita da scienziata.I volti del progetto #100esperte, un percorso di straordinari ritratti realizzato dal celebre fotografo Gerald Bruneau, che intende appunto incoraggiare le giovani donne a intraprendere percorsi di studio e di carriera nelle discipline tecnico-scientifiche, sempre più richieste dal mondo del lavoro e centrali per il futuro della salute. La mostra, già proposta a gennaio 2025 nel Corridoio dei Busti di Montecitorio e prima in diverse città del Paese  e protagonista di un lungo tour internazionale che l’ha portata in cinque città degli Stati Uniti (Washington, Philadelphia, Chicago, Los Angeles e New York) , oltre che in Messico, Cina, Brasile, Israele, Costa Rica, Praga e  Ginevra, è ora ospitata nella sede della Fofi di via Palestro a Roma, dove è stata inaugurata lo scorso 13 novembre alla presenza del ministro della Salute, Orazio Schillaci, del comandante dei Carabinieri del Nas, generale Raffaele Covetti, di Gianni Letta, del segretario generale della Fondazione Bracco Gaela Bernini, e altri rappresentanti delle istituzioni e del mondo della cultura.

Siamo entusiasti di ospitare questa rassegna fotografica” ha commentato Andrea Mandelli, presidente della Fofi (nella foto con il ministro Schillaci in un momento dell’inaugurazione della mostra) “perché valorizza il fondamentale contributo delle donne al progresso della scienza e alla tutela della salute della collettività. Anche il volto della professione di farmacista è donna: oggi, in Italia, oltre 70mila farmaciste portano avanti questa eredità con competenza e spirito di servizio, conciliando l’impegno lavorativo con la vita familiare, ispirate dal significato più autentico del prendersi cura”

“La mostra vuole avvicinare il grande pubblico al volto femminile della scienza, e allo stesso tempo rappresentare la ricerca come bellezza, accessibilità e, perché no, divertimento, diffondendo la consapevolezza dell’importanza degli studi STEM” ha affermato Diana Bracco, presidente della Fondazione Bracco e presidente e ceo del Gruppo Bracco. “Personalmente ho sempre posto la cultura della ricerca e l’empowerment femminile al centro del mio impegno nell’impresa e nelle istituzioni. Ritengo in particolare che le donne nelle discipline STEM possano e debbano svolgere un ruolo fondamentale. Vanno dunque superati i pregiudizi e i bias che le vorrebbero meno adatte alle discipline tecnico-scientifiche – le cui competenze, invece, sono sempre più richieste nel mondo del lavoro. L’auspicio è che questa mostra possa essere una fonte d’ispirazione per tante giovani donne”.

“Come Federazione che rappresenta i farmacisti italiani, crediamo sia importante promuovere modelli professionali e ispirazioni positive per le nuove generazioni”  ha quindi consluso Mandelli. “La ricerca, l’attività clinica e la promozione della salute sono da sempre parte integrante dell’impegno quotidiano dei farmacisti, in tutti gli ambiti in cui operano, e hanno contribuito a rendere la professione farmaceutica un punto di riferimento di sapere, fiducia e umanità, a beneficio della salute pubblica e del progresso sociale del Paese”.

Come già anticipato, sarà possibile visitare la mostra fino al 12 dicembre prossimo nella sede della Federazione (via Palestro 75, Roma), tutti i giorni feriali, dalle 10 alle 16 dal lunedì al giovvedì e dalle 10 alle 13 il venerdì. Per prenotare la visita scrivere a alessandro.patrizi@fofi.it

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