Roma, 17 novembre – Nella settimana dal 3 al 9 novembre “è stabile l’incidenza di casi stimati di infezioni respiratorie acute in Italia, che risulta pari a 7,64 casi per 1.000 assistiti (contro 7,24 dell’ultimo bollettino), con circa 435mila nuovi casi, per un totale di circa 1.737.057 casi a partire dall’inizio della stagione”.
Lo afferma il rapporto della stagione della sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto superiore di sanità (Iss), pubblicato venerdì scorso, riferendo che “l’incidenza più elevata si osserva, come di consueto, nella fascia di età 0-4 anni, con circa 23 casi per 1.000 assistiti. L’intensità è bassa o al livello basale per tutte le Regioni” e ricordando ancora una volta che “il cambiamento nella definizione di caso da Ili (sindromi simil-influenzali) ad Ari (infezioni respiratorie acute) rende difficile confrontare l’incidenza settimanale con quella delle stagioni precedenti, così come con le soglie di intensità, calcolate sulla base dei dati relativi alle sindromi simil-influenzali delle ultime stagioni”.
Nella settimana n.45 del 2025 si registra un tasso di positività per influenza in linea con quanto registrato nelle settimane precedenti, mentre risulta in diminuzione quello per Sars CoV 2. Anche per il virus respiratorio sinciziale (Rsv) il tasso di positività rimane basso.
Tra i virus respiratori circolanti, i valori di positività più elevati sono stati rilevati rispettivamente per i Rhinovirus, per i virus influenzali e per gli Adenovirus. Nel dettaglio dalle analisi effettuate, il 7,3% dei campioni analizzati è risultato positivo al virus influenzale, il 6,7% per Sars CoV 2, l’ 1% per Rsv e i rimanenti sono risultati positivi per altri virus respiratori, di cui il 15,6% sono risultati Rhinovirus.
“Nel flusso ospedaliero, i tassi di positività più elevati sono stati rilevati per i Rhinovirus, seguiti dal Sars-CoV-2 e dai virus influenzali. Per Sars-CoV-2, i tassi più alti si osservano nella fascia di età over 65, precisa ancora il report RespirVirNet, che ricorda anche l’avvio di “una campagna di vaccinazione contro Covid-19 così come per l’influenza per le categorie a maggior rischio, incluse tutte le persone sopra 60 anni di età”.
Per quanto riguarda la caratterizzazione dei virus influenzali, è stata rilevato a livello territoriale un aumento della percentuale di virus A(H3N2) rispetto alla precedente settimana, mentre nel flusso ospedaliero è stata rilevata una percentuale simile di virus A(H1N1)pdm09 e A(H3N2). Tuttavia, il numero di test positivi è ancora troppo basso per poter fornire indicazioni sull’andamento della stagione.


