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martedì 18 Novembre 2025
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Ist in aumento, Spallanzani nei consultori del Lazio per la testing week tra i giovani

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Roma, 18 novembre – La chiave fondamentale per proteggersi contro le infezioni sessualmente trasmissibili (Ist),  alle quali possono essere esposte tutte le persone sessualmente attive, alla fine è sempre la stessa: informarsi e conoscere gli strumenti per proteggersi e tutelare la propria salute. Ad affermarlo è Valentina Mazzotta  responsabile Uos Counseling Test e Prevenzione Hiv e Ist dell’lstituto Nazionale per le Malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma. Per questo l’Irccs romano ha appena promosso e organizzato la sessione autunnale della European Testing Week con i consultori della Regione Lazio, avviando dal 17 al 24 novembre una campagna che vedrà  medici e infermieri dello Spallanzani recarsi in dodici consultori del Lazio (elenco delle strutture e date degli incontri sono disponibili qui) per offrire al fianco degli operatori locali a giovani e giovanissimi consulenza, informazioni utili e test rapidi, gratuiti e anonimi su Hiv, Hcv e sifilide.

Un’iniziativa concreta per contrastare una minaccia sanitaria che da qualche tempo ha decisamente rialzato la testa: a livello globale si registrano oltre un milione di nuove diagnosi di Ist al giorno e negli ultimi 10 anni, secondo i dati pubblicati dall’Ecdc, il Centro eEuropeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, il numero di casi di sifilide, gonorrea e clamidia è aumentato rispettivamente del 100%, del 321% e del 13%, soprattutto tra i giovani. La fascia più colpita è quella tra i 20 e i 34 anni, ma si registrano casi anche tra i giovanissimi, dai 15 ai 19 anni. Inoltre, nel Lazio oltre il 10% delle nuove diagnosi di Hiv nel 2023 ha riguardato ragazzi sotto i 25 anni. Numeri importanti, che confermano lallarme lanciato al Congresso nazionale della Simast, la Società interdisciplinare per lo studio delle malattie sessualmente trasmissibili, tenutosi a Firenze a inizio novembre.

Quanto mai opportuna, dunque, l’iniziativa avviata dallo Spallanzani, che fa seguito agli incontri organizzati con centinaia di studenti durante la Settimana della Scienza per affrontare il tema delle infezioni sessualmente trasmissibili, occasione nella quale vennero anche incontrati responsabili e operatori della rete regionale dei consultori per pensare e organizzare un intervento strutturato.

“Si è abbassata l’età del debutto sessuale, spesso accompagnato dalla mancanza di un’adeguata educazione, affettiva e sessuale, sia a scuola che in famiglia” spiega Mazzotta. “Molti non conoscono le infezioni a trasmissione sessuale e le loro conseguenze. Invece, è fondamentale che i ragazzi le conoscano bene, sappiano come si prevengono, come si manifestano, dove è possibile fare i test e come accedere ai Centri, ospedalieri o sul territorio, che svolgono attività di consulenza, prevenzione, screening”.

“Fare i test vuol dire accorgersi il prima possibile di aver contratto un’infezione a trasmissione sessuale, anche quando non si hanno sintomi, curarla per migliorare il proprio stato di salute e interrompere la catena di trasmissione”  evidenzia l’esperta dello Spallanzani, per concludere con quello che resta il primo e più importante consiglio, la prevenzione: “Oltre a sottoporsi a test periodici, per ridurre il rischio è sempre raccomandato l’uso del preservativo e le vaccinazioni come quelle per papilloma virus, epatite di tipo A e B e mpox e programmi di prevenzione personalizzati”. 

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