Roma, 1 dicembre – Intervenuto ad Arezzo all’evento Un nuovo sistema sanitario, la riforma in cammino, tema della ventesima edizione del Forum Risk Management in Sanità tenutosi nella città toscana dal 25 al 28 novembre don una partecipazione superiore a ogni aspettativa (oltre 15.000 partecipanti, più di 1.350 relatori e 120 aziende), il
sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato (nella foto) ha colto l’occasione di tornare sui capisaldi della politica sanitaria del Governo in materia di farmaci, ribadendo alcuni temi fondamentali: garantire l’accesso al farmaco per ogni cittadino, accelerare la digitalizzazione per migliorare l’erogazione delle cure e rafforzare il ruolo dell’Italia sul piano geo-strategico, recuperando la chimica di base per produrre farmaci salvavita.
“L’orizzonte del provvedimento è quello di rendere accessibile il farmaco in un sistema che dirima le 100 leggi e le 700 norme di riferimento che si sono affastellate dopo i due regi decreti del 1934 e del 1938” ha ribadito Gemmato “in modo da dare un perimetro all’interno del quale declinare puntualmente il diritto d’accesso del cittadino al farmaco, il ruolo della farmacia, la digitalizzazione come strumento di erogazione di prestazioni sanitarie e quindi di salute, il ruolo strategico dell’industria farmaceutica italiana”.
Industria che, ha ricordato l’esponente di governo, “quest’anno ha cubato 56 miliardi di euro, prima in Europa, e che può essere ulteriormente attrattiva. Immaginate però che l’80% dei principi attivi che servono per produrre farmaci salvavita viene prodotto in Cina e in India. Ci dobbiamo riappropriare della grande chimica di base. Dobbiamo fare in modo che in Italia si possa essere autosufficienti nella produzione di farmaci salvavita”.
“Questo e tanto altro è contenuto nella legge delega” ha quindi concluso il sottosegretario. “Noi immaginiamo di licenziarla entro dicembre per dare un perimetro di certezze al cittadino, ai players internazionali e anche un’idea di Italia proiettata geostrategicamente a essere sempre più centrale in Europa e nel mondo”.


