Roma, 4 dicembre – Sulla linea dell’orizzonte si profila l’arrivo di una nuova ondata di vaccini. Secondo il report annuale diffuso da Vaccines Europe il 1° dicembre, sono infatti 91 i vaccini in fase di sviluppo dalle aziende associate che potrebbero presto far parte dell’armamentario terapeutico.
Il rapporto fornisce una panoramica dei vaccini preventivi e terapeutici innovativi contro le malattie infettive, ma anche degli anticorpi monoclonali profilattici (mAbs) attualmente in fase di sviluppo clinico da parte dei partner di Vaccines Europe. Il 41% dei candidati – si sottolinea nel report – prende di mira patogeni o malattie che al momento non hanno registrati vaccini o nuovi anticorpi monoclonali profilattici. Parliamo di acne, malattia di Lyme, virus Epstein-Barr (Ebv) e Hiv.
I 91 candidati in fase di sviluppo – si legge nel rapporto- comprendono 86 vaccini profilattici, due vaccini terapeutici e tre anticorpi monoclonali profilattici. I candidati sono sviluppati utilizzando 12 tecnologie di immunizzazione distinte, come mRna, vaccini a base proteica, vaccini glicoconiugati. Ci sono 46 vaccini che potrebbero candidarsi per l’immunizzazione di routine – tra cui Papillomavirus umano (Hpv), morbillo, parotite, rosolia, varicella (vaccino combinato Mmrv) e malattie meningococciche – e 68 che mirano a infezioni respiratorie trasmissibili, inclusi coronavirus, influenza, virus respiratorio sinciziale (Rsv) e malattia pneumococcica.
Piccola speranza anche per l’allarme antimicrobico resistenza: ci sono infatti 17 possibili nuovi vaccini che hanno come target 8 superbatteri, 7 dei quali sono nella lista dei patogeni batterici prioritari dell’Organizzazione mondiale della sanità: Escherichia coli, Pseudomonas aeruginosa, Salmonella spp, Shigella spp, Staphylococcus aureus, Streptococco di gruppo B
e Streptococcus pneumoniae. Infine, 31 candidati vaccini sono per le infezioni di origine animale tra cui Dengue, malattia di Lyme, virus Nipah, febbre gialla e altri.
Secondo Sibilia Quilici, direttrice esecutiva di Vaccines Europe (nella foto), “l’Europa ha un’opportunità unica: guidare l’avanzare della ricerca e dello sviluppo sull’immunizzazione investendo con coraggio, abbracciando l’immunizzazione durante il corso della vita e fissando uno standard globale di eccellenza nella regolamentazione. L’Europa può offrire una protezione più rapida e ampia alle persone e rafforzare il proprio ruolo di leader globale nei vaccini e nell’innovazione nelle scienze della vita”.


