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giovedì 4 Dicembre 2025
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Intossicazioni, il 44% riguarda bimbi under 6, i farmaci prima causa, ecco come prevenire

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Roma, 4 dicembre – Il 44% dei casi di esposizione e intossicazione con prodotti domestici o industriali riguarda bambini di età inferiore ai sei anni. Le sostanze più frequentemente coinvolte sono detersivi e detergenti per la casa, seguiti da combustibili, deodoranti per ambienti e prodotti per il bricolage. Sebbene molti episodi comportino l’ingestione o il contatto con quantità limitate, e quindi non si traducano in quadri clinici gravi, non mancano situazioni ad alto rischio, soprattutto quando sono implicate sostanze caustiche, farmaci lasciati incustoditi, morsi o punture di animali e, più raramente, funghi tossici o sostanze d’abuso.

Se ne è parlato a Roma nel convegno nazionale Intossicazioni acute in età pediatrica, patrocinato dalla Società italiana di Tossicologia Sitox e tenutosi  presso l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Due giorni di lavori finalizzati a migliorare le competenze degli operatori sanitari nella gestione delle emergenze tossicologiche pediatriche e di rafforzare il coordinamento tra Centri Antiveleni, Pronto soccorso, pediatri e servizi territoriali.

Tra le evidenze emerse, un dato in qualche modo prevedibile: le intossicazioni più frequenti nei bambini riguardano farmaci trovati in casa – sia pediatrici sia appartenenti ad altri membri della famiglia – seguite dalle esposizioni a prodotti domestici, cosmetici, sostanze industriali, fauna e funghi. La varietà dei casi affrontati evidenzia la complessità delle situazioni che coinvolgono i più piccoli e la necessità di un intervento specialistico tempestivo.

“La gestione quotidiana di migliaia di consulenze e centinaia di accessi”  ha spiegato Marco Marano (nella foto), membro Sitox e responsabile del Centro Antiveleni Pediatrico dell’Ospedale Bambino Gesù “mette in evidenza la grande varietà delle esposizioni che coinvolgono i bambini. Un contatto tempestivo con il Centro Antiveleni permette spesso di evitare accessi impropri al Pronto Soccorso, mentre nei casi più complessi garantisce un intervento immediato e mirato. Accanto alla gestione dell’emergenza, è altrettanto importante promuovere una maggiore consapevolezza all’interno delle famiglie: una corretta conservazione dei prodotti potenzialmente pericolosi e la conoscenza dei rischi domestici possono ridurre in modo significativo gli incidenti. È fondamentale che la rete tra famiglie, territorio e strutture sanitarie sia efficiente e coordinata per proteggere i più piccoli“.

Il quadro presentato durante il convegno mette in luce come la gestione delle intossicazioni pediatriche richieda una collaborazione sempre più strutturata tra professionisti e servizi territoriali. L’evoluzione dei prodotti presenti nelle case e la crescente complessità dei casi rendono fondamentale aggiornare costantemente gli strumenti e le competenze a disposizione di chi opera nelle emergenze.

“I dati evidenziano con chiarezza la necessità di rafforzare la prevenzione e le competenze degli operatori sanitari. La Sitox svolge un ruolo centrale nel coordinare attività scientifiche e formative a livello nazionale, favorendo una risposta sempre più qualificata alle intossicazioni pediatriche” ha detto nel suo intervento Carlo Locatelli, già presidente della Sitox e direttore del Centro Antiveleni Irccs Maugeri di Pavia (nella foto). “È altrettanto importante consolidare la collaborazione con le istituzioni, affinché le evidenze raccolte dai Centri Antiveleni possano tradursi in politiche di prevenzione mirate, campagne informative efficaci e linee di intervento condivise. Solo un lavoro integrato permette di rispondere in modo tempestivo e omogeneo ai bisogni dei cittadini“.

Nell’occasione, la Società italiana di Tossicologia ha voluto ricordare gli accorgimenti per ridurre la probabilità di intossicazioni in età pediatrica, Si tratta di warning e indicazioni ben note, ma che è decisamente utile riproporre e tenere sempre a portata di mano, sia come riferimento come sintetica ma preziosa to do list in caso di necessità, sia come  condensato di preziosi consigli nelle attività di informazione e counselling sul tema:

  • Conservare farmaci e prodotti chimici in alto e chiusi: mai in luoghi accessibili ai bambini, evitando contenitori non originali.
  • Non assumere farmaci davanti ai bambini che, per loro natura, tendono ad emulare i comportamenti degli adulti.
  • Richiudere sempre tappi di sicurezza subito dopo l’uso, senza lasciare prodotti incustoditi sul tavolo o sul pavimento.
  • Non chiamare “medicine” le vitamine o altri integratori, perché i bambini potrebbero assimilarli a caramelle.
  • Tenere detergenti e cosmetici lontani dalla cucina per evitare confusione con alimenti o bevande.
  • Non indurre mai il vomito in caso di ingestione: può essere pericoloso.
  • Contattare immediatamente il Centro Antiveleni anche in caso di dubbio: una valutazione telefonica tempestiva può evitare complicazioni e accessi inutili al Pronto soccorso.
  • Controllare periodicamente la casa per individuare nuove fonti di rischio (prodotti appena acquistati, oggetti portati da ospiti, materiali per bricolage).
  • Evitare l’uso di sostanze profumate o colorate in contenitori attrattivi per i bambini (detergenti a forma di gel colorati, pastiglie luminose ecc.).
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