Roma, 5 dicembre – La proposta del Consiglio nazionale Fofi di trasferire in futuro il Ccnl dei farmacisti dipendenti dall’attuale inquadramento nel comparto speciale del commercio al comparto sanitario, con la definizione di un contratto specifico, coerente con il ruolo professionale della categoria all’interno del Ssn, incassa l’apprezzamento di Conasfa, l’Associazione
nazionale professionale dei farmacisti non titolari.
Ma il placet del sodalizio presieduto da Angela Noferi (nella foto) passa attraverso il rispetto di una fondamentale condizione: prima di “aprire il cantiere” per il passaggio da un comparto contrattuale all’altro, infatti, è imperativo rinnovare l’attuale contratto, scaduto da oltre un anno. E, a questo proposito, Conasfa valuta positivamente “l’introduzione di un’indennità specifica per l’attività sanitaria, capace di rappresentare concretamente il valore e la responsabilità delle prestazioni erogate quotidianamente dai farmacisti nell’assistenza territoriale, nella prevenzione e nei nuovi servizi professionali”.
L’associazione dei non titolari, al riguardo, alza il tiro: “Tale indennità deve essere aggiuntiva rispetto ai 360€ già previsti nella piattaforma sindacale per il contratto scaduto il 31 agosto 2024”.
Per Conasfa, si tratta di “un segnale necessario di riconoscimento del ruolo sanitario del farmacista e un passo per colmare il divario tra responsabilità professionali e trattamenti contrattuali inadeguati”.
E, a scanso di equivoci, l’associazione precisa che va evitato in radice il rischio che “la proposta dell’Assemblea dei Presidenti degli Ordini diventi un elemento distraente, utile a giustificare un contratto al ribasso”.
