Venturi e Garavaglia (Regioni): “Fsn 2016, servono almeno 113 miliardi”

Venturi e Garavaglia (Regioni): “Fsn 2016, servono almeno 113 miliardi”

Roma, 15 ottobre – “Occorrono almeno due miliardi di incremento del Fondo sanitario 2016, considerando i fondi necessari per i rinnovi contrattuali fuori dal fondo sanitario nazionale“.
Così il coordinatore degli assessori regionali alla Sanità, Sergio Venturi, ha commentato l’intendimento del Governo, anticipato qualche settimana fa dal premier Matteo Renzi e confermato il 13 ottobre scorso nel corso dell’incontro Governo-Regioni sulla Legge di stabiilità (cfr. il Mattinale di ieri), di destinare al Fsn 2016 111 miliardi di euro.
Siamo pronti a raccogliere le sfide del governo e a lavorare nell’interesse prioritario del servizio sanitario e dei diritti dei cittadini” ha aggiunto l’assessore emiliano. “Occorre però recuperare rapidamente un clima di reciproca fiducia. Le Regioni non sono controparti ma istituzioni”.
Sul tema è intervenuto ieri anche il coordinatore degli assessori al Bilancio, il lombardo Massimo Garavaglia (nella foto), sottolineando la necessità assoluta di ritoccare verso l’alto il Fsn 2016.
‘Se il Fondo sanitario per il 2016 resta a 111 miliardi, come annunciato dal premier Renzi, non ci sono materialmente i soldi per l’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza e per il Piano nazionale vaccini e si farà fatica anche rispetto al rinnovo dei contratti” ha detto Garavaglia.  ”Si entra in sofferenza ma soprattutto entrano in sofferenza – varie Regioni che rischiano di andare in disavanzo.”
Per Garavaglia, che gode di solida fama come “uomo dei conti”, la cifra giusta per consentire di fare tutto ciò che è già previsto per la sanità, ovvero contratti e incremento della spesa naturale, è di almeno 112 miliardi, senza considerare i nuovi Lea. “Se si scende sotto questa cifra – sottolinea l’assessore  – si riduce l’ammontare del Fondo sanitario nell’anno in corso, ma quella sarebbe una scelta politica”.
“Vanno considerati i costi aggiuntivi – chiarisce il coordinatore degli assessori al Bilancio – a partire dai 900 milioni per i Lea, che chiaramente se non ci saranno le risorse non verranno rivisti e quindi dovrà dirci il ministero a quali Lea intende rinunciare; senza contare i farmaci innovativi, il piano nazionale dei vaccini e il contratto. È evidente che facendo la somma di tutti questi importi, il miliardo aggiuntivo in valore assoluto significa una riduzione”.
Per Garavaglia, insomma, ”si sta lavorando con risorse scarse, ma ciò detto l’impegno delle Regioni c’è tutto per continuare a svolgere un lavoro di qualità”.
In ogni caso, ricorda l’assessore, ”è lo stesso Patto della Salute a prevedere che in caso di riduzione del Fondo sanitario  rispetto a quanto stabilito al momento della sua sottoscrizione, il Patto deve essere rivisto.”
garavaglia ha anche fatto un cenno alle priorità del Comitato di settore Sanità della Conferenza delle Regioni, del quale è il nuovo presidente:  ”Dobbiamo vedere cosa mette il governo nella Legge di stabilità per la revisione dei contratti” afferma al riguardo “e sulla base di ciò avremo un’indicazione molto semplice per procedere per il comparto Sanità. Al momento tutti i contratti della Pubblica amministrazione sono bloccati dal 2010”.

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