Roma, 26 giugno – L’estate porta con sé, insieme alle giornate calde e assolate e alle vacanze, anche una maggiore propensione a “lasciarsi andare” e prendere la vita con più leggerezza. Spesso anche in quei settori, come la cura della propria salute, dove allentare il rispetto delle regole è sempre e comunque un rischio. Un classico sono le terapie farmacologiche, che proprio in estratte si tende con una certa frequenza ad assumere con minore attenzione alle indicazioni del medico curante.
Proprio per questo, molto opportunamente, Federfarma Verona ha voluto diramare una nota per ricordare ai cittadini che – quale che sia la stagione – quando si tratta di salute non bisogna mai abbassare la guardia. Il primo warning riguarda appunto il rispetto della regola numero uno: seguire sempre le indicazioni del medico curante e non variare mai autonomamente la terapia prescritta. In altre parole, aderire alla terapia, “comandamento” che rappresenta una delle principali indicazioni fornite dai farmacisti durante l’estate. Un esempio molto frequente riguarda le terapie anti-ipertensiva che, a seconda delle temperature stagionali, possono essere modificate solo dallo specialista tenendo in considerazione tutta una serie di valutazioni legate al singolo paziente.
“Sia a casa che in vacanza ci si deve scrupolosamente attenere alla prescrizione medica” ricorda la presidente del sindacato dei titolari veronesi Elena Vecchioni (nella foto) “a tutela della propria salute. Sono assolutamente vietati aggiustamenti personali e se venisse il minimo dubbio il consiglio è di rivolgersi al proprio medico di medicina generale o al farmacista. Mai affidarsi ad internet, come purtroppo molti fanno senza rendersi conto del pericolo a cui vanno incontro”.
Un altro classico consiglio “estivo” del farmacista in farmacia riguarda la corretta conservazione dei farmaci: “Con le temperature torride si deve tenere conto che i farmaci devono essere conservati correttamente affinché siano efficaci” spiega Vecchioni. “Controllare la data di scadenza è giusto, ma non sufficiente perché bastano pochi giorni a temperature maggiori di 25°C per limitare la validità di molti farmaci. Se la temperatura di conservazione è specificatamente indicata nel foglietto illustrativo, non rispettarla può addirittura rendere dannosi per la salute alcuni medicinali come antibiotici, farmaci adrenergici (usati nella cura di patologie cardiache, asma, allergie), insulina, analgesici, sedativi, antiepilettici, anticoagulanti” aggiunge la presidente di Federfarma Verona. “Di contro non si creda che la panacea arrivi dal frigorifero perché molti farmaci non tollerano le basse temperature”.
“Se si nota una qualsiasi alterazione del farmaco (colore, sapore, consistenza, presenza di particelle solide in sospensione o sul fondo)” aggiunge la farmacista veronese nel remind ai concittadini dei corretti atteggiamenti da mantenere nell’assunzione delle terapie “ci si deve allertare e portare la confezione in farmacia per un controllo, tenendo comunque conto che i medicinali possono essere deteriorati anche senza presentare alcuna manifestazione esterna. Se si può è meglio preferire l’assunzione delle formulazioni solide rispetto a quelle liquide (gocce e spray) che sono in genere più sensibili alle alte temperature”.
Infine, l’ultimo consiglio: “Prima di intraprendere un viaggio con qualsiasi mezzo di trasporto” suggerisce Vecchioni “è bene chiedere consiglio al farmacista sul corretto trasporto perché alcuni farmaci come quelli per la tiroide, i contraccettivi e altri medicinali che contengono ormoni subiscono in modo particolare le variazioni termiche”.