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venerdì 14 Febbraio 2025
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Farmacieunite: “Salute, fake news sul web minaccia sociale, rivolgersi ai professionisti”

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Roma, 31 gennaio – L’informazione sulla salute, ormai, viaggia in larghissima parte online: quando un italiano cerca la risposta a qualche dubbio, perplessità o anche semplice curiosità su un problema sanitario, si rivolge in prima battuta alla rete, cercando risposte non solo attraverso Google, ma anche presso le migliaia e migliaia di dottor Dulcamara in servizio permanente effettivo sulle piattaforme social. Garanzie sulla loro asserita competenza? Ovviamente nessuna, nella maggior parte dei casi. Ma neppure l’eventuale possesso di conoscenze adeguate sarebbe sufficiente, perché notoriamente quando si parla di salute l’aspetto relazionale ed emotivo assume un ruolo preponderante, talvolta molto più delle competenze puramente tecniche o terapeutiche, e dunque è necessario il caposaldo del fidarsi/affidarsi che è alla base del rapporto medico-paziente e che la spersonalizzazione delle relazioni virtuali rende di fatto impossibile.

Secondo i dati di una recente indagine effettuata da Nomisma, più del 40% degli italiani si rivolge a siti web specializzati e ben il 38% “consulta” l’ormai celeberrimo dott. Google. Quest’ultimo è utilizzato principalmente nella ricerca di risposte rapide e chiare riguardo disturbi o sintomi (52% degli italiani), di strutture, prestazioni o servizi di interesse (44%) nonché di informazioni e chiarimenti in tema di prevenzione (32%).

Del fenomeno, che ha tutti i requisiti per diventare una vera e propria minaccia sociale, si è occupato recentemente anche The Lancet, che in un editoriale dal titolo quanto mai eloquente (La salute nell’età della disinformazione) ha lanciato un paio di settimane fa un preoccupatissimo alert per dire che la disinformazione e la cattiva informazione “non possono più essere viste semplicemente come un fastidio accademico, ma piuttosto come una minaccia sociale. Solo se riconosciamo questa minaccia e agiamo proporzionalmente possiamo rispondere al pericolo e combattere l’ondata di cattiva informazione e disinformazione che ha il potenziale di minare seriamente la salute pubblica”.

Messaggio che il sindacato dei titolari di farmacia Farmacieunite ha subito voluto raccogliere e rilanciare, diramando una nota che spiega le mille e fondatissime ragioni per le quali, in presenza di un problema di salute o di un qualsiasi bisogno sanitario, la cosa migliore da fare è quella di rivolgersi “a seconda delle necessità, ai farmacisti e ai medici”.

“Sui social network è sufficiente il video di un influencer o un post condiviso migliaia di volte per far passare un rimedio ‘miracoloso’ come verità assoluta, oppure un’altra modalità diffusa è quella di generare preoccupazione o paura per incentivare il ricorso al rimedio o alla cura consigliata” scrive Farmaciunite nella sua nota. “Oggi le fake news si diffondono più velocemente dei fatti. Nelle nostre farmacie viviamo quotidianamente questa realtà, con persone che chiedono medicinali per cure differenti alla loro finalità, cercano il fai-da-te sulla base di quanto visto online, chiedono farmaci che non possono essere ceduti senza ricetta medica”.

“The Lancet lo dice chiaramente, la pandemia da Covid-19 ha fatto esplodere l’informazione medico-sanitaria online trasformandola in una disinformazione di massa  continua la nota del sindacato dei farmacisti guidato da Franco Gariboldi Muschietti (nella foto). “La salute non è un algoritmo e i motori di ricerca non possono sostituirsi o screditare il ruolo di farmacisti, medici e in generale dei professionisti della salute”.

Farmacieunite si preoccupa di chiarire che nessuno intende demonizzare il web e i social network che, spiega il sindacato, “possono essere importanti strumenti d’informazione e di intrattenimento, dove ci sono tante persone che informano la popolazione in modo professionale, tuttavia qui troviamo anche tanta disinformazione e purtroppo la maggioranza delle persone non possiede le conoscenze o gli strumenti per verificare la fonte della notizia e capire se questa sia o meno una fake news”.

“La salute non si può improvvisare” conclude il comunicato del sindacato. “Farmacieunite si schiera e si schiererà sempre con la scienza e dalla parte della professionalità. Invitiamo quindi la popolazione a rivolgersi al farmacista per ottenere consigli e informazioni sui medicinali o per un primo approccio su problemi di salute. Nel caso del consulto online l’invito è quello di fare riferimento eventualmente a siti internet e testate giornalistiche di nota e comprovata affidabilità”.

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