Roma, 29 agosto – L’estate deve ancora consumare le sue ultime settimane ma – forse nella convinzione che arrivare a parlarne per primi sia un imprescindibile titolo di merito – c’è già chi si affanna a prefigurare gli scenari della prossima stagione influenzale 2025-2026. Come, ad esempio, Matteo Bassetti (nella foto), direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, figura ben nota alle cronache nazionali per l’assiduità dei suoi interventi pubblici sui temi medici e sanitari.
L’infettivologo genovese è già saltato a pie’ pari sulla prossima stagione influenzale, anticipandone l’andamento in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook. “Abbiamo i dati di cosa sta succedendo in Australia per quanto riguarda l’influenza” scrive Bassetti. “Dico questo perché bisogna guardare cosa succede dove hanno già avuto l’inverno e dove si capisce in qualche modo cosa succederà quando arriveranno il nostro autunno e il nostro inverno”.
In Australia, spiega lo specialista, “c’è stato un aumento del 70% dei casi rispetto all’anno precedente. E l’anno precedente era già stato molto importante, tanto è vero che noi avevamo chiamato ‘australiana’ l’influenza giunta in Italia. Quindi, si prevede che anche da noi ci sarà una stagione influenzale molto impegnativa, con tanti casi anche gravi”.
Secondo Bassetti, c’è soprattutto un dato da considerare, riferito alle ore in cui le ambulanze hanno funzionato per portare in ospedale malati con influenza: “È doppio rispetto a quello che avveniva un anno fa” scrive l’infettivologo, “quindi prepariamoci a una stagione influenzale impegnativa. Come si può fare? Vaccinarsi. Ma non solo le persone più anziane, quelle più fragili e i bambini, ma anche tutto il resto della popolazione. È una cosa così semplice quella di proteggersi vaccinandosi contro l’influenza che non comprendo perché la gente non lo faccia”.