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martedì 14 Ottobre 2025
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Protocollo d’intesa farmacisti-biologi su test ematico-capillari Poct, la circolare della Fofi

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Roma, 22 luglio – Con una circolare diramata ieri, la Fofi ha inoltrato formale comunicazione agli Ordini provinciali del  protocollo d’intesa sottoscritto con la Federazione nazionale degli Ordini dei biologi (Fnob), documento che sancisce la collaborazione tra farmacisti e biologi per l’esecuzione dei test diagnostici ematicocapillari attraverso l’impiego di
strumentazioni Poct (PointofCareTesting).

“L’accordo ha l’obiettivo di assicurare il più alto livello di qualità, affidabilità e
sicurezza nelle prestazioni erogate ai cittadini, valorizzando le specifiche competenze
professionali, nell’ottica del rafforzamento della rete assistenziale di prossimità” scrive la Fofi, 
spiegando la ratio dell’intesa. “L’esecuzione dei test diagnostici Poct da parte dei farmacisti del territorio rientra tra le prestazioni previste nell’ambito della “Farmacia dei servizi”, come disciplinata dal D.lgs. 153/2009, nel rispetto degli standard e dei requisiti strutturali e organizzativi previsti dalla vigente Convenzione nazionale farmaceutica e delle
Linee guida già predisposte dalla Fofi e che sono in attesa della validazione da parte
del Ministero della Salute”.

In virtù dell’accordo, spiega la Fofi nella sua circolare, il paziente che effettua il test ematicocapillare in farmacia riceve un attestato di esito che non ha valore di referto dove sono riportati i valori registrati ed elaborati dal dispositivo in uso. “L’attestato di esito è sottoscritto dal farmacista che assicura il rispetto delle procedure seguite, la corretta conduzione della fase preanalitica rispetto alle indicazioni fornite dal produttore dell’apparecchiatura con marchio CE, la scelta del test e la manutenzione della strumentazione” precisa quindi la Federazione professionale. “D’ora in
poi, inoltre, su richiesta dell’assistito, le farmacie, che abbiano attivato l’apposito
collegamento con un laboratorio clinico, potranno trasmettere a quest’ultimo i dati
rilevati per il rilascio del referto clinico, sottoscritto dal biologo o dal medico di laboratorio”.
“Con la sottoscrizione del Protocollo” conclude la circolare  Fofi “è stata avviata una proficua collaborazione tra farmacisti e biologi, volta a garantire ai pazienti la migliore
assistenza possibile”.

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