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venerdì 3 Ottobre 2025
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Testo unico, Gemmato: “Tra gli obiettivi, riportare la produzione di farmaci in Europa”  

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Roma, 3 ottobre – “Difendere un settore che rappresenta per l’Italia una produzione da oltre 56 miliardi di euro è una priorità non solo economica, ma anche sanitaria e geopolitica. Oggi circa l’80% dei principi attivi e degli eccipienti utilizzati per formulare farmaci salvavita proviene da Paesi extraeuropei, in particolare India e Cina. Questo espone l’Europa e l’Italia a rischi enormi: in caso di crisi diplomatica o interruzione delle forniture, la nostra capacità produttiva si esaurirebbe in poche settimane, lasciando senza terapie molti pazienti. Per questo la riforma si inserisce in una strategia che punta a riportare la produzione in Europa, rafforzando l’autonomia e la resilienza del sistema sanitario”.

Così Marcello Gemmato (nella foto), sottosegretario alla Salute, iniziatore e fattivo e determinato sostenitore del percorso che ha portato il Governo ad approvare due settimane fa il disegno di legge delega sul Testo unico della legislazione farmaceutica, in un incontro con i giornalisti tenutosi l’altro ieri ha voluto compendiare ragioni, senso e significato del provvedimento, ricordandone l’enorme peso specifico per l’intero Paese.

“C’è un tema che spesso non viene considerato, ma che è fondamentale: la sostenibilità della produzione farmaceutica, soprattutto per quei farmaci storici e a basso costo” ha spiegato il sottosegretario. “Prendiamo la metformina, ad esempio: un mese di terapia costa quanto qualche caffè. Può essere sostenibile produrre farmaci a questi livelli? Lo stesso vale per furosemide, cardioaspirina o l’amoxicillina: prezzi così bassi rendono difficile la produzione. Le carenze derivano in parte dall’export verso Paesi dove i prezzi sono più alti e, in parte, dalla scarsa profittabilità per chi li produce. Stiamo lavorando per rendere sostenibile questa produzione, rivedendo i meccanismi di rimborso e collaborando con le aziende produttrici di equivalenti, per garantire che questi farmaci rimangano disponibili, sicuri ed efficaci per tutti i cittadini”.

Gemmato ha anche voluto ricordare “un punto delicato”,  ovvero la difesa della proprietà intellettuale: “È fondamentale  che chi investe in ricerca sia tutelato e che i risultati restino patrimonio italiano ed europeo” ha detto al riguardo, “evitando la dispersione di competenze e innovazione oltre i nostri confini”.

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