Roma, 7 settembre – “Non è vero che ci saranno 180 prestazioni che passeranno a totale carico del cittadino, in questo caso la comunicazione supera la realtà”. La ministra della Salute Beatrice Lorenzin (nella foto) ha approfittato di un passaggio ad Agorà, trasmissione Mattutina di Rai 3, venerdì scorso, per smentire con la massima decisione le ricorrenti voci, rilanciate dalla stampa, secondo le quali il ministero avrebbe già pronta una bozza contenente circa 180 prestazioni sanitarie, soprattutto diagnostiche, che passeranno a totale carico del cittadino perché “non appropriate”. Tra gli esami presenti nell’elenco, figurerebbero
esami specialistici come Tac, Rmn, dialisi e test genetici.
“Non si tratta, in ogni caso, di esami diagnostici salva vita ma di un eccesso di quegli esami, che in molti casi si rivelano non necessari” ha spiegato Lorenzin nel corso della trasmissione. “Abbiamo calcolato che vi siano intorno alla cosiddetta medicina difensiva dieci miliardi di euro di sprechi, che potrebbero essere meglio utilizzate all’interno delle strutture sanitarie. Ad esempio per acquistare Tac nuove e apparecchi per risonanza magnetica che possono ridurre i tempi di attesa dei cittadini.”
” Aggiungo che non è vero che un medico debba avere paura a fare una lastra in più” ha concluso la ministra “perché è sufficiente che lo motivi secondo i parametri.”
