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martedì 16 Aprile 2024
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Parafarmacie: “Caso farmaci defustellati, colpa di un sistema che non premia il merito”

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Roma, 25 febbraio – “I recenti scandali relativi ai farmaci defustellati non sono che il frutto di un sistema che per anni ha puntato solo al fatturato e al numero di ricette incamerate; un sistema basato su criteri di accesso alla professione non meritocratici e che ha puntato tutto sulla valorizzazione del luogo e non del farmacista che ci lavora dentro”.

Così il presidente della Federazione nazionale parafarmacie italiane, Davide Gullotta, commenta la vicenda del rinvenimento, in una farmacia campana, di 140 confezioni di farmaci prive di fustelle (cfr. RIFday di lunedì 22 febbraio), con la denuncia alla Procura della Repubblica della titolare dell’esercizio per truffa aggravata ai danni del servizio segretario regionale.

“Purtroppo” afferma  Gullotta “i casi di abuso di professione, come di chi dispensa farmaci di fascia C senza richiedere la ricetta sono all’ordine del giorno”.

Evidenti il sottotesto e l’obiettivo delle affermazioni del presidente Fnpi, ennesima sortita nella guerra, ormai quotidiana condotta a colpi di dichiarazioni e comunicati stampa sullo sfondo dell’esame del ddl Concorrenza in Senato: sottolineare con la matita rossa gli “errori” delle farmacie è ovviamente il modo per minare alla base la credibilità delle affermazioni di chi sostiene (come Federfarma, ma anche molti esponenti della politica e delle istituzioni, a partire dalla ministra della Salute Beatrice Lorenzin) che soltanto le farmacie  sarebbero in grado di assicurare ai cittadini adeguate garanzie e  sicurezza nella dispensazione dei farmaci.

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