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giovedì 18 Aprile 2024
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FarmacieUnite: “Vaccini antiflu, se le dosi sono 20 a farmacia le distribuiamo gratis”

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Roma, 19 ottobre –  Doccia gelata per i farmacisti veneti dopo l’incontro svoltosi il 15 ottobre in Regione Veneto per fare il punto della situazione riguardo i vaccini da distribuire nelle farmacie del territorio per soddisfare la richiesta dei cittadini che non rientrano nelle fasce a rischio.

La speranza delle farmacie di comunità venete- sostenuta da alcune rassicuranti dichiarazioni filtrate dagli ambienti della Regione nei giorni precedenti – era quella di poter disporre di almeno 68.000 dosi di vaccino. Una speranza che è però naufragata nell’interlocuzione con la sanità ragionale. che ha fatto ampiamente capire che i numeri sono bene altri: le farmacie del Veneto riceveranno 30 mila dosi a farmacia, che divise per il numero di esercizi operanti nella Regione significa  20  vaccini a farmacia.

“La Regione ci ha fatto capire che non ci saranno ulteriori forniture per le farmacie salvo –a fine campagna -le eventuali dosi non utilizzate per le fasce a rischio, ovvero quando oramai sarà tardi per effettuare il vaccino” spiega in una nota  il presidente di FarmacieUnite Franco Gariboldi Muschietti (nella foto).

Il compenso che la Regione ha proposto alle farmacie venete  per la dispensazione a pagamento dei vaccini è pari a quello fissato nella Regione Lazio, ovvero 3,24 euro a dose dispensata. Ma, fatti due conti, valutata l’esiguità delle dosi a disposizione  e verificata l’eccessiva operatività di cui verrebbe gravata la farmacia tra piattaforme, fatture elettroniche e quant’altro, i cui costi supererebbero di gran lunga il compenso proposto, FarmacieUnite ha ritenuto di proporre di distribuire gratuitamente i famosi 20 vaccini, come servizio sociale ai cittadini.

“Ritengo che le farmacie siano ormai sature dell’eccessiva burocratizzazione senza un adeguato riconoscimento e, sebbene sia stato criticato per la mia posizione che potrebbe apparire antisindacale (ma solo ai superficiali), ritengo che le farmacie non debbano più essere svilite come si sta tentando di fare per poi accorgersi del loro valore solo quando serve” conclude Muschietti. “Quella della campagna vaccinale era un’ottima occasione – per la parte pubblica –per riconoscere il valore delle farmacie, sempre pronte a collaborare ma non più a senso unico”.

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