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mercoledì 19 Marzo 2025
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Schillaci: “Presidente Aifa, non ho ancora nomi, dovrà gestire un’agenzia strategica”

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Roma, 27 febbraio – Mentre sulla stampa circolano i nomi dei possibili candidati alla presidenza dell’Aifa, con Guido Rasi e Marco Cavaleri dell’Ema dati in pole position, il ministro della Salute Orazio Schillaci, in un’intervista al quotidiano la Repubblica, esclude di avere pronto in tasca il nome del successore del dimissionario Giorgio Palù, protagonista di un addio tanto imprevisto quanto polemico.

Affermando di essere trasecolato alla notizia delle dimissioni dell’ormai ex presidente, il  titolare del dicastero sostiene di non avere ancora soluzioni pronte per riempire la casella più importante dell’agenzia regolatoria nazionale: “Di nomi oggi non ne ho, ero convinto che Palù sarebbe rimasto un anno” dice il ministro al quotidiano romano. “Questi giorni li prendo per riflettere e trovare una persona che voglia misurarsi con un’agenzia strategica, non solo per la sanità”.

Il ministro torna inevitabilmente sull’addio di Palù, che afferma di avere incontrato spesso in quest’anno, “anche se non nell’ultimo mese. Era il presidente, ha collaborato a ridisegnare l’agenzia. Non so come mai ha lasciato, ci teneva all’incarico. Comunque, rispetto il volere di tutti”.

Schillaci risponde anche alla polemica sollevata da Palù a proposito della durata di appena un anno del mandato ricevuto, oseervando – nel messaggio in cui annunciava le dimissioni – che  al presidente dell’Istituto superiore di sanità Rocco Bellantone, anch’egli pensionato, è stato concesso un contratto più lungo. “Si tratta di due enti organizzati in modo completamente diverso”  precisa Schillaci. “La riforma dell’Aifa, voluta anche da Palù, dà al presidente più funzioni. Oltre alla rappresentanza legale ha anche una responsabilità gestionale. Per questo da pensionato non poteva restare più di un anno”.

Quanto ai tempi richiesti dalla riforma dell’Aifa, al fatto che l’attività dell’agenzia non procede ancora a pieno regime e alle critiche sulla composizione della Commissione unica scientifica ed economica, il ministro spiega: “Purtroppo ci sono state delle lungaggini. L’Aifa è importantissima, tanto più adesso che l’innovazione tecnologica e farmaceutica cambia il mondo. La Commissione si metterà subito a lavorare e si potrà integrare con altri esperti”.

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