Roma, 15 novembre – Cancellare la misura contenuta nell’art. 57 del ddl Bilancio 2025 che rivede le quote di spettanza sui prezzi delle industrie a vantaggio della distribuzione intermedia e individure un percorso per abrogare il payback 1,83 % sulla spesa convenzionata versato alle Regioni. Sono queste le richieste che, alla vigilia dell’avvio dell’esame in Commissione Bilancio della Camera del profluvio di emendamenti presentati alla Legge di bilancio 2025 il presidente di Egualia Stefano Collatina (nella foto) ribadisce con forza in un comunicato stampa diffuso ieri.
Il leader della sigla dei produttori di equivalenti biosimilari e value added medicines spiega in buona sostanza che nel testo del provvedimento così come attualmente formulata alcune norme non possono essere oggetto di aggiustamenti, ma debbono semplicemente essere eliminate. “Qualsiasi altro tentativo di rimodulazione delle quote di spettanza sui farmaci di fascia A” spiega Collatina “si tradurrebbe in un ‘attacco’ alla sostenibilità della produzione industriale del settore, alimentando inevitabilmente i rischi di carenze e indisponibilità di medicinali essenziali in particolare per le terapie croniche utilizzati ogni giorno da migliaia di pazienti”.
«Altrettanto inaccettabile e rischioso” prosegue il presidente di Egualia ” risulterebbe il progetto, ipotizzato in alcune ipotesi emendative, di redistribuire il tetto complessivo della farmaceutica pari al 15,3% del Fondo sanitario nazionale riducendo il tetto della convenzionata (dal 6,9% al 6,3%) a vantaggio della spesa per acquisti diretti (dall’8,3%5 all’8,9%) che avrebbe come effetto quello di annullare qualsiasi spazio di possibile intervento sul livello di rimborso per i farmaci fuori brevetto più a rischio di carenza, più volte sollecitata dalle imprese. La strada è un’altra: aumentare il complesso delle risorse della farmaceutica sul Fsn, perché è la spesa a essere sottofinanziata” afferma Collatina, in perfetta sintonia, sul punto, con le posizioni reiteratamente espresse negli ultimi giorni dal presidente di Farmindustria Marcello Cattani.
“Ci auguriamo invece” conclude il presidente di Egualia “che possa essere definitivamente introdotto nel nostro ordinamento il meccanismo dell’accordo quadro nelle procedura di garaper i farmaci fuori brevetto in ospedale, antidoto indispensabile alla ricorrente fuga della imprese dalle gare ospedaliere”.