Roma, 25 novembre – “La diffusione di dati non verificati e la strumentalizzazione propagandistica di casi isolati rappresentano un danno grave per il Servizio sanitario nazionale, per gli operatori sanitari e per tutti i cittadini italiani”. Ad affermarlo, in una nota ufficiale diramata venerdì scorso, è il ministro della Salute Orazio Schillaci (nella foto), che ha ritenuto di dover intervenire contro la valanga di accuse che da mesi si abbattono sulle scelte di politica sanitaria fin qui compiute dal Governo, ritenute inadeguate sotto ogni profilo non solo dai partiti di opposizione, ma dall’intero “popolo della sanità” e da una pletora di associazioni di malati e cittadini, tutti concordi nello stigmatizzare – oltre che l’inefficacia delle misure fin qui assunte contro problemi come le liste d’attesa – l’insufficienza dei finanziamenti destinati al Ssn.
“Siamo consapevoli che riformare un settore così complesso richieda tempo e dedizione, ma i primi risultati del nostro lavoro sono già visibili” sottolinea quindi il ministro. “Abbiamo invertito la tendenza negativa degli anni precedenti e stiamo procedendo con determinazione verso il miglioramento del sistema”.Il problema è che, come è agevole verificare anche solo guardandosi in giro, milioni e milioni di cittadini non se ne devono essere accorti, e continuano invece a pensare che la realtà sia proprio quella che, secondo il ministro, viene “distorta” dalle narrazioni che se ne fanno.