Roma, 20 gennaio – Anche l’Ema – che ovviamente segue su scala continentale l’andamento della stagione influenzale 2024-2025 – conferma l’imminente arrivo del picco delle infezioni, che interesserà anche altre malattie respiratorie acute, come quella da “virus respiratorio sinciziale (Rsv) e Covid” e rappresentarà una sfida per i sistemi sanitari dei Paesi dell’Unione. A dirlo, in occasione del primo briefing dell’anno con la stampa, è stato il chief medical officer dell’agenzia regolatoria europea, il danese Steffen Thirstrup (nella foto).
I virus in circolazione sono quelli attesi in questa stagione e in Ue sono disponibili anche nuovi vaccini per queste infezioni: “L’anno scorso” ha ricordato Thirstrup “abbiamo fatto una raccomandazione positiva per mResvia, vaccino a mRna mirato al virus respiratorio sinciziale e destinato a proteggere la popolazione anziana over 60 da questa infezione”.
L’agenzia europea ha continuato a lavorare anche sul fronte Covid: “Anche se spero che la maggior parte di noi consideri la pandemia di Covid 19 come qualcosa del passato, il virus è ancora qui, sta circolando e sta ancora mutando”, portando “nuove infezioni e ricoveri ospedalieri” ha detto Thirstrup. “Siamo quindi ancora attivi per garantire che i vaccini siano disponibili per proteggere i nostri cittadini”.
Tra quelli approvati l’anno scorso, aggiunge l’esperto, “c’è il cosiddetto vaccino a mRna autoamplificante, che sarà disponibile quando sarà stato aggiornato al ceppo circolante attuale: il vaccino si chiama Kostaive e può essere rapidamente adattato alle ultime varianti”.
Sempre parlando di vaccini aggiornati, Thirstrup ha ricordato che le autorità regolatorie europee hanno anche approvato quattro versioni adattate di vaccini già esistenti “che mirano a varianti Covid, in modo da poter essere distribuiti in questa stagione per proteggere la popolazione vulnerabile”.
Thirstrup ha anche affrontato il tema della minaccia di influenza aviaria causata dal ceppo A H5, rassicurando sulla costante attività di monitoraggio della situazione globale da parte di Ema, insieme all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) sul rischio di focolai di influenza zoonotica, compresa ovviamente la bird flu.
“Credo che siamo ben preparati contro questa possibile pandemia di influenza aviaria” ha detto Thirstrup al riguardo “perché abbiamo diversi vaccini già approvati che possono fornire una copertura generale contro l’influenza aviaria, e abbiamo anche vaccini che possono essere adattati in una situazione di emergenza per rispondere al ceppo specifico di una potenziale pandemia. Tutti questi vaccini possono essere utilizzati negli adulti e nei bambini”.
Monitorare, ha concluso il rappresentante Ema, “è importante perché il virus sta costantemente mutando e, sebbene la trasmissione umana del virus H5 sia rara, finora sembra che questi casi abbiano avuto un alto tasso di mortalità”.