”banner
lunedì 6 Ottobre 2025
”banner

Guaglianone: “Ccnl farmacie private, partita decisiva per il futuro, vietato fare errori”

banner

Roma, 25 marzo – Seconda, positiva serata del Programma formativo 2025 dell’Ordine dei Farmacisti di Roma, dedicata al tema della prevenzione, diagnosi e trattamento delle infezioni da Hpv e premiata – come di consueto – dalla partecipazione di alcune centinaia di colleghi. Che – oltre alle puntualissime lezioni sul tema di Alessandro Lena  e Sara Tondo, rispettivamente direttore della Uoc Ginecologia della Asl Rm 4 e direttore medico della stesa struttura – hanno potuto ascoltare le considerazioni che il presidente dell’Ordine, Giuseppe Guaglianone (nella foto), ha ritenuto opportuno portare all’attenzione dei colleghi a proposito della delicatissima “partita” del rinnovo del Ccnl Farmacie private. Le trattative, aperte a ottobre 2024, sono in pieno svolgimento, con le parti (Federfarma da una parte e i sindacati confederali dall’altra) ancora molto distanti, sia sul terreno della classificazione e degli inquadramenti sia sul salario (RIFday ne ha riferito la scorsa settimana in questo articolo).

A proposito di quest’ultimo, ha avuto una notevole eco la notizia relativa alla prima proposta di aumento formalizzata da Federfarma, ritenuta del tutto inadeguata dai sindacati e tale da non consentire “alcun margine di mediazione”. Ma il confronto tra le parti riprenderà tra poco più di una settimana, il 2 aprile prossimo, e proseguirà con due ulteriori incontri in calendario il 15 e 16 aprile. L’auspicio, ovviamente, è che le distanze iniziali vengano subito ridotte, consentendo alle trattative di proseguire ed entrare nel vivo.

Per Guaglianone, la situazione del mondo della farmacia e della professione farmaceutica, ancora nel pieno di una transizione decisiva per il futuro e alle prese con criticità che potrebbero rivelarsi esiziali (su tutte quella del sempre più marcato processo di rarefazione dei laureati in farmacia, con i conseguenti, pesanti riflessi sul terreno occupazionale, come testimoniano le crescenti difficoltà per le farmacie di comunità si reperire farmacisti laureati per assicurare il servizio), è di quelle che non permettono il benché minimo errore.

“Il terreno della contrattazione sindacale non è ovviamente un ambito di diretto interesse dell’Ordine” ha detto Guaglianone “ma ritengo di non fare invasioni di campo osservando che al Ccnl delle farmacie private sono legati a filo doppio i destini del futuro di tutta la professione farmaceutica. Sentiamo ormai da anni, dai rappresentanti delle farmacie, discorsi comprensibilmente fieri e orgogliosi sulla nuova frontiera del presidio farmacia, volano indispensabile del potenziamento della sanità di prossimità grazie ai nuovi servizi e alle prestazioni che fanno sì che sia la sanità ad avvicinarsi ai cittadini e non siano più i cittadini a cercare con il lanternino la sanità. Il tutto con l’apprezzamento delle istituzioni, della politica e – cosa che più conta – dei cittadini.  E sono naturalmente discorsi che condividiamo pienamente”.

“Ma bisogna essere coerenti e conseguenti” ha continuato il presidente dell’Ordine romano, “perché i nuovi servizi e le nuove prestazioni, erogati con i necessari requisiti di sicurezza, efficacia, qualità, professionalità e competenza, sono possibili solo grazie al ‘fattore F‘, dove F non sta per farmacia ma per Farmacista. Senza i collaboratori di farmacia, l’architettura della farmacia dei servizi, è bene averne piena consapevolezza, verrebbe giù come un castello di carte. E di farmacisti collaboratori si rischia davvero di non averne più, o comunque di averne sempre meno, se al tavolo del Ccnl non si riconoscerà ai colleghi che lavorano alle dipendenze delle farmacie una remunerazione adeguatamente commisurata al il lavoro sempre più impegnativo che svolgono e alle crescenti responsabilità che sono chiamati ad assumersi”.

“Ritengo che sul punto non ci sia molto da aggiungere”  ha quindi proseguito Guaglianone “se non confidare che nel prosieguo delle trattative – oltre alla indiscutibile necessità di salvaguardare la sostenibilità delle farmacie – si cominci a considerare come è giusto e come merita il non meno necessario adeguamento, in misura congrua, della remunerazione dei collaboratori”, per poi concludere assumendosi l’impegno, come componente del Comitato centrale Fofi, “a far si che la Federazione professionale, nel più assoluto rispetto degli ambiti e delle competenza di tutti, spenda la sua moral suasion per arrivare a un rinnovo contrattuale che – a differenza di altre volte – soddisfi entrambe le parti in causa e soprattutto rappresenti una base solida per quella riconciliazione intra-professionale che è un requisito essenziale per costruire un futuro sereno e di sviluppo per la nostra professione. E, ne sono convinto, anche per spingere di nuovo molti ragazzi a sceglierla”.

banner
Articoli correlati

i più recenti

I più letti degli ultimi 7 giorni