Roma, 15 febbraio – L’accordo non sarebbe ancora concluso ma, secondo quanto riferiscono gli organi di informazione locali, Admenta-Lloyds starebbe per acquistare la maggioranza delle quote delle Farmacie comunali di Modena e Sassuolo oggi in mano a Finube, controllata di Coop Alleanza 3.0. La questione tocca 14 punti vendita e 70 dipendenti a Modena e 3 punti vendita e 8 dipendenti a Sassuolo. I sindacati, preoccupati per il futuro dei lavoratori, chiedono l’intervento dei Comuni e minacciano azioni di protesta.
Coop Alleanza 3.0, riferiscono ancora i giornali locali, non fornisce dettagli su acquirenti e dismissione “a fronte di «indiscrezioni e timori”, ma assicura che “ogni decisione verrà presa tenendo presenti i soci e i lavoratori” e che l’operazione è “un’occasione di ulteriore sviluppo per le farmacie con vantaggi per tutti”.
Ma andiamo con ordine: la quota di maggioranza di Farmacie comunali di Modena (il 63,6%) è oggi detenuto da Finube, società controllata da Coop Alleanza 3.0, mentre il Comune di Modena detiene 33,4% delle quote. Il restante 3% è in mano a privati. Il 17% delle azioni di Farmacie comunali è stato venduto dal Comune di Modena a Finube nel settembre 2015: un’alienazione che fruttò poco meno di sette milioni alle casse comunali.
Ora Coop Alleanza 3.0, non ritenendolo più un asset strategico, sta trattando con Lloyds la vendita delle Farmacie Comunali ad Admenta-Lloyds, colosso che gestisce oltre 170 farmacie tra Nord e Centro Italia, con un forete radicamento nel Bolognese. La multinazionale farmaceutica sarebbe pronta ad acquistare la maggioranza delle quote azionarie delle Farmacie comunali di Modena, ovvero il 63,6% oggi in mano a Finube Come detto, controllata di Coop Alleanza 3.0), che detiene anche la maggioranza delle quote delle Farmacie comunali di Sassuolo.
L’accordo dato ormai per imminente ha sollevato ieri le realzioni dei sindacati, con Cgil e Cisl in prima linea: “Coop Alleanza” spiegano Filcams-Cgil e Fisascat-Cisl “ha ormai trovato l’acquirente per la vendita delle proprie quote azionarie di gestione delle farmacie“.
A preoccupare i sindacati, riferiscono le cronache locali, è soprattutto il fatto che la maggioranza delle quote finisca in mano ad Admenta-Lloyds: “Se sarà confermato il nome della multinazionale subentrante non sono poche le preoccupazioni che nasceranno tra i lavoratori, a cominciare dalle scarse relazioni sindacali là dove questa società è presente, e dal mancato rispetto dei diritti contrattuali in più di un punto vendita, dalla scarsa attenzione alla formazione del personale e da diversi casi di stress lavoro correlato fra il personale” attaccano i sindacati.
I sindacati mettono le mani avanti, chiedendo che – che chiunque sia l’acquirente delle farmacie comunali modenesi – i diritti dei lavoratori siano rispettati e tutelati, “garantendo continuità di trattamento contrattuale e di rapporti sindacali” e reclamando sin da ora “garanzie sul mantenimento del contratto in essere delle farmacie speciali, ben diverso da quello delle farmacie private, applicato per le piccole realtà con pochi dipendenti”.
Le due sigle confederali sospettano invece che Loyds Admenta sia “propensa ad applicarlo anche a grandi strutture come quelle di Modena e Sassuolo”. Una preoccupazione che porta i sindacati a rivolgersi alle amministrazioni di Modena e Sassuolo, che rimangono co-proprietari delle farmacie (con il 33% delle quote a Modena e il 20% a Sassuolo), affinché “si facciano parte attiva nella richiesta, da avanzare unitariamente alla nuova proprietà, per garantire il mantenimento degli accordi in essere, dei trattamenti contrattuali e dei livelli occupazionali. I lavoratori sono pronti a qualunque azione se non ci saranno garanzie in merito da parte dell’acquirente e dei Comuni interessati”.
Alle ampie sortite pubbliche dei sindacati, e per rispondere alle “indiscrezioni e timori” fatti circolare in queste ore, Coop Alleanza ha risposto assicurando che il territorio modenese “è e continuerà ad essere fondamentale” e ricordando “che la titolarità del diritto dell’attività delle farmacie è in proprietà ai Comuni che l’hanno data in concessione per un tempo determinato. La trattativa oggi in corso per una possibile cessione riguarda quindi solo la gestione: Coop Alleanza 3.0 sta effettuando alcune verifiche per concludere l’operazione nella maniera più vantaggiosa per tutti i soggetti coinvolti, compresi i lavoratori”.
Secondo la cooperativa, dunque, “si tratta di un’operazione coerente con l’attuale piano strategico, che prevede interventi per la semplificazione e la riorganizzazione societaria, per mantenere il focus sul core business. L’ambito delle farmacie non è più strategico da tempo per la cooperativa – diversamente da quando, oltre 15 anni fa, fu siglato l’accordo per la gestione” spiega ancora Coop Alleanza 3.0. Al contrario, “l’eventuale intesa con un operatore altamente qualificato rappresenta un’occasione di ulteriore sviluppo per le farmacie, con vantaggi per tutti gli interlocutori in un mercato altamente competitivo e che necessita sempre di più di investimenti”