
Piemonte, per il tribunale è legittimo adeguare prezzo dei farmaci dopo la gara
Roma, 8 giugno – Una sentenza storica, perché sancisce la possibilità per le Regioni e per l’intero sistema sanitario pubblico di contenere la spesa farmaceutica senza intaccare la qualità e l’accesso delle cure per i pazienti.
Così la Regione Piemonte, in una nota pubblicata ieri, definisce la decisione del Tribunale di Torino che, respingendo un ricorso presentato dalla società farmaceutica Pfizer contro Scr, la società di committenza della Regione Piemonte, ha confermato la possibilità per la sanità pubblica di abbassare il prezzo di fornitura di un medicinale adeguandolo al costo dei nuovi farmaci messi in commercio (generici e biosimilari), anche in un periodo successivo all’aggiudicazione della gara di appalto e prima di effettuare un nuovo bando di fornitura.
L’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Antonio Saitta (nella foto), che è anche il coordinatore della Commissione Salute in Conferenza delle Regioni) rileva che la sentenza ha stabilito un principio importantissimo, che può consentire al sistema sanitario di contenere in modo rilevante i costi senza intaccare in alcun modo la qualità delle cure e la libertà di scelta dei medici, ma soltanto introducendo elementi di concorrenza nel mercato, e si augura che il Governo applichi questo nuovo criterio a livello nazionale.
La sentenza riguarda i farmaci contenenti il principio attivo etanercept, utilizzato in ambito dermatologico e reumatologico. Scr, ricorda il comunicato della Regione Piemonte, aveva aggiudicato nel 2015 a Pzifer una gara d’appalto per la fornitura del farmaco Enbrel, a un prezzo unitario di 209,68 euro. Nell’ottobre del 2016 la Regione Piemonte aveva comunicato alla casa farmaceutica, secondo quanto previsto dal capitolato della gara, l’adeguamento del costo unitario della fornitura a 157,25 euro, corrispondente al prezzo del nuovo farmaco biosimilare messo in commercio nel frattempo e disponibile nel ciclo distributivo (il Benepali, prodotto dalla Biogen), in attesa di effettuare una nuova gara, poi aggiudicata nell’aprile 2017.
In soli cinque mesi il risparmio ottenuto dalla Regione Piemonte è stato di quasi un milione di euro. Il Tribunale ha riconosciuto alla Regione di aver agito nell’interesse pubblico e ha respinto il ricorso.
