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mercoledì 1 Maggio 2024
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Gestione finanziaria Enpaf, positiva la valutazione della Corte dei Conti

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Roma, 20 giugno – Prosegue l’ormai lunga tradizione di valutazioni positive della magistratura contabile sulla gestione dell’Enpaf, la cassa di previdenza e assistenza della professione farmaceutica: la Sezione controllo enti della Corte dei conti ha infatti approvato, con delibera n. 54/2023, la relazione sulla gestione 2021 dell’ente previdenziale guidato da Emilio Croce (nella foto).

L’Ente è un moloch che nel 2021 contava  99.077 iscritti, in aumento di 1.329 unità rispetto al 2020 (con un incremento dell’1,4%9. Perdura dunque  l’incremento progressivo del numero degli iscritti (nel 2019 erano di 96.829 unità), Questi poco meno di 100mila professionisti hanno assorbito nel 2021 155,433 milioni di euro di spesa per prestazioni pensionistiche (+0,5%), a fronte di versamenti per contributi che sono passati da  177,427 a 179,158 milioni, con un aumento dell’1%.

Il contributo dello 0,90%% nel 2021 è stato pari a 82,451 milioni, segnando così un ulteriore lieve decremento rispetto agli anni pregressi (meno 0,336 milioni rispetto al 2020), per effetto delle
politiche di contenimento della spesa farmaceutica generata anche dal crescente impatto dei medicinali equivalenti a fronte della progressiva scadenza dei brevetti. La Corte dei Conti evidenzia come questa voce di entrata, essenziale nell’economia gestionale dell’Enpaf (nel 2021 ha rappresentato il 30,4 per cento delle entrate complessive per contributi) comporti un onere supplementare a carico dei soggetti titolari di farmacia, che, di fatto, contempera il principio della contribuzione predefinita o fissa (ossia non correlata al reddito prodotto) cui sono assoggettati tutti gli iscritti all’Enpaf.
La voce “Contributo 0,5 per cento” nel 2021 si è attestata a 4,362 milioni di euro: accoglie i contributi legati al fatturato annuo delle società di capitali, delle società cooperative e delle società di persone, titolari di farmacia privata con capitale maggioritario di soci non farmacisti o con maggioranza di soci non farmacisti.

L’assistenza sanitaria integrativa, che Enpaf eroga grazie alla stipula di una convenzione con Emapi (Ente di mutua assistenza per i professionisti italiani), ha comportato nel 2021 una spesa a consuntivo pari a 6,3 milioni (contro i 5,8 milioni del 2020).

La consistenza a fine 2021 del patrimonio netto si è attestata a 2.978,852 milioni, con un aumento rispetto al precedente esercizio di importo pari all’avanzo di esercizio (183,674 milioni). I crediti ammontano a 103,984 milioni di euro, in larghissima parte (98,1 milioni)  relativi a “crediti verso iscritti e terzi contribuenti”, riferiti in prevalenza ai crediti da contribuzione soggettiva (87,37 milioni) e ai crediti nei confronti delle Asl (10,68 milioni) legati al contributo dello 0,90%. La liquidità 2021 è risultata pari a 56,665 milioni di euro e la gestione reddituale ha determinato un flusso finanziario di 119,8 milioni.

Virtuosa, per i magistrati contabili, anche la gestione della strutture, che dispone di 88 unità di personale e nel 2021 ha registrato una spesa totale di 322.117, in diminuzione rispetto al 2020. L’importo dei compensi erogati agli organi di amministrazione e controllo, comprensivi dei rimborsi spese per missioni, è stato di 270.841 euro. Giusto per fornire un termine di confronto, non sarà inutile ricordare che il tetto complessivo annuo della spesa relativa al trattamento economico dei componenti degli organi statutari dell’Enpam, l’ente previdenziale dei medici, è fissato a 3,160 milioni di euro.

Ulteriori dettagli sulla valutazione della magistratura contabile sui conti di gestione dell’Enpaf potranno essere agevolmente reperiti consultando il documento riportato in collegamento ipertestuale in calce all’articolo.

 

Corte dei Conti – Determinazione e relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’Enpaf

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