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mercoledì 1 Maggio 2024
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Italia indietro nelle terapie digitali, Intergruppo parlamentare: “Dobbiamo colmare i ritardi”

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Roma, 8 febbraio – I nuovi paradigmi della cura avranno tra i loro indiscussi protagonisti  strumenti della intelligenza artificiale (Ai), app e  algoritmi in grado di aiutare i medici nell’assistenza e cura dei pazienti. Medici che, al posto di un farmaco, potranno usare un  software di ultima generazione e aumentare il peso delle tecnologie per aiutare gli specialisti nei processi di diagnosi, gestione e prevenzione.

Le terapie digitali (Digital therapeutics o Dtx), insomma,  potrebbero davvero rappresentare una svolta epocale nella medicina. Sono oltre 30 quelle già approvate dalle autorità a livello internazionale, si va dalla disassuefazione dal fumo (Giappone) al diabete di tipo I e II (Usa, Canada, Ue, Australia e Israele), depressione (Usa, Germania e Svizzera), dolore alla schiena (Europa e Usa), incontinenza urinaria (Usa).

Secondo l’Osservatorio terapie avanzate, “le terapie digitali si adattano agli stili di vita dei pazienti per migliorare l’accesso all’assistenza sanitaria e i risultati clinici. Nell’ultimo decennio i progressi sono stati molti e hanno toccato ambiti diversi tra loro: l’utilizzo dei videogiochi per il trattamento di disturbi dell’attenzione, supporti mobile e App per la gestione delle patologie croniche e dell’assunzione di farmaci, sensori per la raccolta di dati”. Più nello specifico, continuano gli esperti, “è importante sottolineare che le terapie digitali tendono a dedicarsi a patologie che la medicina classica non è in grado di curare, ma che richiedono percorsi assistenziali lunghi, come ad esempio le patologie croniche (dipendenze, ipertensione, asma) o i disordini neurologici. Inoltre, possono essere utilizzati in modo indipendente o insieme ad altri farmaci e terapie per ottimizzare i risultati. Possono essere più economici delle terapie convenzionali e i ricercatori stanno studiando metodi innovativi per comprendere il valore clinico (sicurezza, efficacia, rischi, destinazione d’uso) delle terapie digitali”.

A trainare il settore,  che vive un boom di nuove app e strumenti digitali in medicina, sono come spesso accade gli Stati Uniti, grazie anche al fatto che in Europa la classificazione di questi strumenti innovativi nell’ambito dei dispositivi medici è più rigorosa. In Italia nel 2022 è entrato in vigore un nuovo regolamento sui dispositivi medici che ha reso più difficile rispetto al passato la registrazione di sistemi che non presentino studi con risultati di sicurezza ed Loizzo Simona (Dimissioni dalla carica di Consigliere regionale)efficacia solidi. A maggio 2023 è stato creato l’Intergruppo parlamentare sanità digitale e terapie digitali, presieduto da Simona Loizzo (nella foto), medico e deputata della Lega, che vuole colmare il ‘gap’ sulla salute e le terapie digitali che l’Italia ha rispetto ad altri Paesi.

“Uno degli obbiettivi di questo gruppo è proprio quello di produrre una legge entro 18 mesi”  ha affermato Loizzo durante la presentazione “per regolamentare meglio il settore e rendere le terapie digitali davvero fruibili”. Le direttrici intorno alle quali il lavoro dell’Intergruppo dovrà svilupparsi sono molteplici, a partire dalla necessità di promuovere tutte le sinergie istituzionali che possano contribuire a definire un comune indirizzo regolatorio per le terapie digitali, oltre ad assicurare un accesso omogeneo, a livello sia nazionale che regionale, agli strumenti della sanità digitale. Sarà anche cruciale l’interazione dell’Intergruppo con gli altri organismi parlamentari e istituzionali europei che sono impegnati in questi specifici ambiti.

Vogliamo “rendere questa materia una delle priorità della XIX legislatura, orientando anzitutto le prossime scelte politiche e creando tutti i presupposti di tipo normativo e regolatorio che favoriscano l’affermazione delle terapie digitali, in un quadro di indispensabile sostenibilità e organica digitalizzazione del Servizio sanitario nazionale” chiarisce ancora Loizzo, annunciando che l’Intergruppo sulla sanità digitale si occuperà dell’elaborazione di “un percorso di suggerimenti legislativi che potrebbero concretizzarsi già in questa legislatura”.

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