Roma, 29 febbraio – L’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie personale sanitario (Onseps), istituito dall’art. 2 della legge 113/2020 con diversi compiti, primi tra i quali monitorare gli episodi di violenza e degli eventi sentinella con matrice di violenza anche ricorrendo a strumenti di videosorveglianza, preoccuparsi della formazione per prevenire e gestire situazioni di conflitto e diffondere tra gli interessati buone prassi di sicurezza, è l’organismo delegato ad acquisire – avvalendosi del supporto dell’Osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella sanità istituito presso l’Agenas e degli Ordini professionali – i dati regionali relativi all’entità e alla frequenza degli episodi di violenza commessi a danno del personale sanitario nell’esercizio delle funzioni professionali.
Per attuare il mandato affidatogli salvaguardando la necessità di ottenere dati confrontabili e omogenei, l’Onseps ha condiviso con il ministero della Salute l’esigenza di acquisire le informazioni utilizzando un questionario appositamente formulato, che dovrà essere somministrato, una tantum, da parte di ciascun Ordine ai propri iscritti.
La Fofi si è subito preoccupata di provvedere alla predisposizione del questionario sulla base delle indicazioni del ministero, rendendolo disponibile a tutti i farmacisti iscritti agli Ordini a questo link.
Sono già arrivati i primi e parziali riscontri, che, rende noto il presidente della Federazione, Andrea Mandelli, riferiscono per la maggior parte di “aggressioni di tipo verbale, spesso dovute a intemperanze da parte dei pazienti nei confronti delle norme che dobbiamo applicare nella dispensazione del farmaco”. Un problema al quale, spiega il presidente, la Fofi sta già lavorando “per andare incontro a una serie di semplificazioni che consentano di ridurre il contenzioso con i pazienti”.
A questa problematica, fa sapere Mandelli, si uniscono naturalmente quelle di natura criminosa come furti e rapine.
