Roma, 18 aprile – Nel 2022 sono 625.282 i dipendenti del Servizio sanitario nazionale, personale delle Asl e degli istituti di ricovero pubblici ed equiparati (Asl, Aziende ospedaliere, Aziende ospedaliere universitarie integrate con il Ssn, Aziende ospedaliere integrate con Università). Nel 2020 ammontavano a 617.466.
In particolare, nel 2022 lavorano per il Servizio sanitario nazionale 101.827 medici e odontoiatri (in diminuzione rispetto al 2020, quando erano 103.092) e 268.013 infermieri (con un aumento rispetto ai 264.686 del 2020). Il rapporto fra infermieri e medici, a livello nazionale, si attesta sul valore di 2,63 infermieri per ogni medico.
È uno dei dati contenuti nella monografia Personale delle Asl e degli Istituti di ricovero pubblici ed equiparati – Anno 2022, a cura dell’Ufficio di statistica – Direzione generale della digitalizzazione del sistema informativo sanitario e della statistica, rilasciata ieri dal Ministero della Salute.
Continua e si rafforza la schiacciante prevalenza numerica del personale femminile rispetto a quello maschile: nel 2022 il 69,5% dei dipendenti Ssn risulta infatti composto da donne, contro il 30,5% degli uomini.
Il 72,3% (451.871 dipendenti) appartiene al ruolo sanitario, il 17,8% al ruolo tecnico (analisti, statistici, sociologi, assistenti sociali, etc.), il 9,7% al ruolo amministrativo e lo 0,2% a quello professionale (avvocati, ingegneri, architetti, eccetera).
Con particolare riferimento al ruolo sanitario, il 59,3% è rappresentato da infermieri, il 22,5% da medici e odontoiatri e il 18,2% da altre figure professionali sanitarie (dirigenti professioni sanitarie, personale tecnico-sanitario, personale funzioni riabilitative, personale vigilanza e ispezione).