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venerdì 26 Aprile 2024
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Senato, audizione della Fofi su potenziamento e riqualificazione della sanità territoriale

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Roma, 20 novembre –  Potenziare il progetto della farmacia dei servizi con nuovi finanziamenti  che ne possano consentire la concreta attuazione; spostare i farmaci oggi dispensati direttamente da Asl e ospedali alle farmacie del territorio, fissando la remunerazione del servizio con appositi accordi; consentire anche al farmacista la somministrazione dei vaccini in farmacia, a garanzia di una più estesa e agevole copertura vaccinale dei cittadini grazie alla distribuzione capillare sul territorio di questi presidi; modificare l’art. 102 del Tuls per permettere di esercitare contemporaneamente più professioni sanitarie, fatte salve eventuali ipotesi di conflitti di interesse, e permettere l’esercizio in farmacia di altre professioni sanitarie, con la sola esclusione di medici, dentisti e veterinario, che potranno essere abilitati a svolgere in farmacia la propria attività esclusivamente nell’ambito di campagne informative di educazione sanitaria e attività di prevenzione, nonché di emergenza e pronto soccorso; infine, introdurre la possibilità per i farmacisti di svolgere in farmacia anche attività di primo intervento, in modo tale da contribuire concretamente allo sviluppo dei servizi di sanità territoriale,  favorendo il percorso di deospedalizzazione, obiettivo ancora più necessario in un momento di emergenza sanitaria quale quello attuale.

Queste, in sintesi, le proposte avanzate dalla Fofi in occasione dell’audizione davanti alla Commissione Sanità del Senato sul potenziamento e la riqualificazione della medicina territoriale nello Visualizza immagine di originescenario post-pandemico. È stato il vicepresidente della federazione, Luigi D’Ambrosio Lettieri (nella foto a destra), a esporre il pensiero e le idee della professione farmaceutica al riguardo, proprio davanti alla Commissione di Plazzo Madama della quale, nei suoi due mandati da senatore, ha fatto parte.

“Il potenziamento della medicina territoriale” ha detto D’Ambrosio “in un’ottica di integrazione dell’assistenza ospedale-territorio, passa attraverso la collaborazione interprofessionale tra i diversi professionisti sanitari che, ciascuno nel proprio ambito di competenza, concorrono alla presa in carico del paziente, al fine di assicurare la miglior aderenza alle terapie dello stesso ed il corretto utilizzo delle risorse destinate al servizio sanitario nella prospettiva di una governance di sistema”.

“Grazie alla diffusione capillare delle farmacie, intese sempre più come presidi socio-sanitari di prossimità e al rapporto fiduciario che il farmacista riesce a instaurare con i pazienti, tale professionista è in grado di partecipare attivamente alle attività di presa in carico degli stessi supportando il ruolo della medicina territoriale” ha aggiunto il vicepresidente della federazione, ricordando che “i farmacisti, nei drammatici mesi dell’emergenza pandemica, nel rispetto delle misure di contrasto alla diffusione del contagio (distanziamento, auto-disciplina anti assembramento)  hanno retto continuativamente con esemplare efficienza e competenza l’impatto dell’imponente domanda di una comunità impaurita e angosciata, che ha ricevuto dagli stessi risposte efficaci per l’accesso alle terapie farmacologiche e per fronteggiare, attraverso informazioni e consulenza professionale, le gravi difficoltà di giorni molto complicati”.

 

Audizione Fofi su potenziamento e riqualificazione della medicina territoriale – Il testo

 

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