Roma, 7 gennaio – “Il passaggio alla ricetta elettronica, previsto per il 1° gennaio di quest’anno dalla legge di Bilancio 2025, è un obiettivo da realizzarsi in tempi brevissimi, ma al tempo stesso dobbiamo assicurare la stabilità del processo dispensativo del farmaco nel lasso di tempo in cui c’è la prescrizione di legge ma non le regole tecniche per applicarla”.
Così Luca Pieri (nella foto), presidente di Assofarm, la sigla delle farmacie pubbliche, ribadisce la necessità di impedire che le preoccupazioni sollevate nei mesi scorsi dai medici e dai farmacisti in ordine alle conseguenze che potrebbero derivare a operatori e cittadini da un eccesso, diciamo così, di “disinvoltura” nella transizione verso la digitalizzazione totale della prescrizione farmaceutica prevista dalla manovra 2025. Nessuno, ovviamente, rema contro la norma che interviene a completare un processo indispensabile per potenziare il monitoraggio dell’appropriatezza prescrittiva ma anche per garantire la completa alimentazione del fascicolo sanitario elettronico. A fare i passi più lunghi della gamba, però, si rischia di cadere e, alla luce del fatto che dovranno essere le Regioni ad assicurare l’attuazione della norma e che il sistema che gestisce le ricette dematerializzate ha dato purtroppo dato ampie e reiterate dimostrazioni di funzionare con criticità, sia a livello di Sistema di accoglienza centrale (Sac), sia nei Sistemi di accoglienza regionali (Sar), è assolutamente necessario che la ricetta dematerializzata fornita al cittadino possa consentirgli di accedere al farmaco senza alcun problema, al riparo dai frequenti malfunzionamenti tecnici o al limite – ove questi malauguratamente si verificassero (evenienza che al momento va messa in conto) – disponendo di soluzioni tecniche che garantiscano comunque il servizio ai pazienti.
Per questo, Assofarm insiste sul fatto che la piena applicabilità delle norme che prevedono che dal 2025 tutte le ricette mediche debbano essere in formato elettronico sia subordinata alla emanazione da parte dei ministeri competenti e delle Regioni delle disposizioni che ne indichino la corretta applicazione.
“Dobbiamo affrontare con pragmatismo questo grande periodo di riforme” conclude Pieri “vivendo con impegno i passaggi talvolta faticosi e non sempre lineari che trasformano i programmi in realtà. Il tutto senza mai venire meno ai nostri doveri quotidiani nei confronti dei cittadini”.