banner
martedì 30 Aprile 2024
banner

Mercato farmacia 2023, analisi Iqvia sui macrotrend, forte crescita per l’e-commerce

banner

Roma, 5 giugno – Iqvia, il provider globale di dati in ambito sanitario e farmaceutico, tecnologie innovative e servizi di ricerca clinica, ha anticipato i macrotrend del mercato in farmacia nel 2023. Nel mercato retail, che nel 2022 ha rappresentato 30,8 miliardi di euro, in crescita del 4,8% rispetto al 2021, l’incremento maggiore in percentuale è stato quello dell’e-commerce (+24,6%), ma la parte del leone la fa sempre la farmacia di comunità, che pur crescendo  “solo” del 4,5% rappresenta l’85% del mercato. Il canale della parafarmacia cresce di quasi l’8% (a un miliardo di euro), smentendo le ricorrenti profezie di chi parla di crisi irreversibile di questo canale preconizzandone la fine imminente, e la grande distribuzione (Gdo) ha registrato un incremento del 3%, a 2,8 miliardi di euro.

Dallo scenario di mercato tracciato da Iqvia, emerge che le incertezze economiche e l’inflazione hanno influito anche su questo settore, che cresce lentamente nel periodo gennaio-aprile, arrivando a fatturare 10,2 miliardi (+1%), di cui l’86% in farmacia. A trainare il mercato in farmacia sono, infatti, soprattutto i farmaci da prescrizione che crescono a valori del 3%, mentre il settore commerciale – prodotti da banco senza obbligo di prescrizione, prodotti nutrizionali, integratori, parafarmaci, creme e cosmetici – decresce dello 0,5%. La parte commerciale che soffre di più è quella dei dispositivi medici, come mascherine, siringhe, saturimetri, termometri, che con la fine della pandemia è scesa del 45% a valori, mentre i prodotti per l’autocura e gli integratori sono aumentati rispettivamente del 17% e dell’11%.

Secondo i dati di Iqvia, si è evoluta anche la distribuzione intermedia, in un percorso di concentrazione e di sviluppo di network con le farmacie. Oggi i dieci grossisti top coprono infatti l’82% del mercato. Di questi, il 90% ha un network di farmacie e il 40% ha un sito di e-commerce. Le catene reali e i network consolidati di farmacie rappresentano ormai circa il 21% delle farmacie e il 22% del fatturato complessivo, con una previsione di aumento nei prossimi tre anni. Le catene continuano a concentrare le loro acquisizioni sugli esercizi più grandi.

Per quanto riguarda l’e-commerce, i primi trenta e-retailer realizzano il 70% del mercato. Centomila prodotti sono registrati per la vendita online, tuttavia 2.100 rappresentano il 50% del mercato on-line. Nel 2022 tutti i panieri online hanno visto una crescita, che in media si è attestata a quasi il 25%. Anche in questo caso, i dispositivi medici hanno visto un calo nei primi quattro mesi dell’anno 2023.

Le dieci classi di prodotti più venduti sono diverse tra l’online e l’offline. Per esempio, nella farmacia fisica sono i probiotici a occupare il primo posto, mentre online sono i prodotti per la cura del viso i più acquistati. I prodotti per il raffreddore sono al secondo posto in farmacia, mentre occupano il decimo posto online. Lo scontrino medio in farmacia è di 26,5 euro, mentre è il doppio online dove lo sconto medio, rispetto alla farmacia fisica, è del 23%.

“L’evoluzione del ruolo della farmacia, delle catene e dell’e-commerce è complessa e richiede grandi competenze specifiche” commenta Antonella Levante, amministratore delegato di Iqvia Italia (nella foto).La distribuzione intermedia si sta evolvendo e modernizzando. La farmacia si conferma come presidio prioritario sul territorio, non solo per dispensazione e acquisto, ma anche per monitoraggio e consiglio sullo stato di salute di cittadini e famiglie. L’e-commerce rappresenta un canale sempre più interessante quando il cittadino sa esattamente cosa vuole comprare. Il cliente che acquista online lo fa in maniera informata, con un chiaro focus di marca e di prezzo”.

Print Friendly, PDF & Email

banner
Articoli correlati

i più recenti

I più letti degli ultimi 7 giorni