Roma, 30 ottobre – Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le politiche di coesione Tommaso Foti (nella foto) 
e del Ministro della Salute Orazio Schillaci, ha approvato il 28 ottobre scorso due decreti legislativi di attuazione di norme europee che intervengono sulla formazione di alcune professioni sanitarie, introducendo l’obbligo di formare infermieri, dentisti e farmacisti all’uso delle nuove tecnologie e a nuove competenze cliniche e interdisciplinari.
Come spiega un comunicato stampa ufficiale diramato da Palazzo Chigi, il primo provvedimento, approvato in esame preliminare, attua una direttiva Ue che aggiorna i requisiti minimi di formazione. L’obiettivo dichiarato è “assicurare che i professionisti sanitari italiani mantengano standard formativi all’avanguardia in Europa”, allineandosi all’evoluzione scientifica e tecnologica.
Le novità sono specifiche per ogni categoria: per gli infermieri la formazione dovrà includere in modo essenziale “l’uso e l’applicazione sicura delle nuove tecnologie nella pratica clinica”; per dentisti e odontoiatri vengono integrate aree di studio come l’implantologia orale, la gerodontologia (la cura odontoiatrica per gli anziani), la tecnologia digitale in odontoiatria e l’assistenza collaborativa interprofessionale. Per i farmacisti, infine, le novità comprendono “un’adeguata conoscenza della farmacia clinica e dell’assistenza farmaceutica”, della sanità pubblica e competenze in “collaborazione interdisciplinare e tecnologia digitale”.
Il secondo decreto, approvato invece in esame definitivo, riguarda in via esclusiva gli infermieri e recepisce una specifica norma europea sul riconoscimento delle qualifiche professionali degli infermieri formati in Romania. Il testo tiene conto dei pareri espressi dalla Conferenza Stato-Regioni e dalle Commissioni parlamentari.
