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lunedì 29 Aprile 2024
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Banco Farmaceutico-Città Salute Torino, raccolti farmaci per più di 200 mila euro

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Roma, 9  aprile – Con l’obiettivo di contrastare lo spreco e nel nome della sussidiarietà, l’Azienda Ospedaliero Universitaria Città della Salute di Torino è stata la prima realtà ospedaliera a firmare una convenzione con il Banco Farmaceutico per il recupero e il riutilizzo  dei farmaci. I risultati sono di tutto rispetto: in otto mesi, il valore dei farmaci recuperati e poi ridistribuiti è stato notevole, circa 209.000 euro.

L’intesa tra l’ospedale torinese e il Banco Farmaceutico si inscrive nella cornice delle attività di recupero dei farmaci validi non scaduti avviato fin dal 2000 dalla fondazione presieduta da  Sergio Daniotti, che ha la sua massima espressione nella Giornata nazionale di raccolta del farmaco, ma che ad essa naturalmente non si ferma: il Banco è una realtà consolidata, animata da migliaia di volontari che operano attualmente in 101 province italiane e collaborano con 1722 Enti e farmacie. In ognuna delle province opera un delegato territoriale, che mantiene i rapporti con gli enti caritativi e i farmacisti e organizza la rete locale di volontari.

La Città della Salute di Torino, attualmente retta dal commissario Gian Paolo Zanetta, è la prima Azienda ospedaliero universitaria in Italia che si è convenzionata con il Banco Farmaceutico.

A partire dal mese di maggio 2017,  è diventata punto di raccolta e ridistribuzione dei farmaici recuperati, attraverso il servizio di Farmacia clinica delle dimissioni. All’interno della Farmacia interna dell’ospedale, diretta da Francesco Cattel, sono posizionati appositi contenitori di raccolta, facilmente identificabili, in cui ogni assistito o incaricato dai reparti, può donare i medicinali di cui non ha più bisogno.

Possono essere recuperati farmaci con almeno otto mesi di validità, correttamente conservati nella loro confezione originale integra, con l’esclusione dei farmaci che richiedono conservazione a temperatura controllata e quelli appartenenti alla categoria delle sostanze psicotrope e stupefacenti. I farmaci che vengono recuperati attraverso la Città della Salute sono ridistribuiti ai pazienti in dimissione o a coloro che fanno terapie croniche all’interno dell’ospedale; oppure sono inviati alla sede di Torino del Banco Farmaceutico, nel caso si tratti di medicinali non utilizzati all’interno della struttura ospedaliera.

Le priorità di assegnazione vanno agli Enti operanti nell’assistenza sul territorio, successivamente alle Missioni. Il tutto viene gestito dalla Farmacia delle dimissioni attraverso il portale BFOnline, piattaforma web che, grazie al collegamento con l’archivio di Farmadati, consente di gestire e combinare le offerte delle aziende con la domanda degli enti assistenziali, in base al principio attivo.

La ri-lavorazione dei farmaci (annullamento bollino ottico / verifica foglietto illustrativo) e la distribuzione sono garantite dagli amministrativi addetti al recupero e dai farmacisti dispensatori. I dati registrati ad oggi in nove mesi di convenzione sono molto significativi.

A ieri il numero dei farmaci ridistribuiti da Città della Salute è stato di 2295 pezzi per un valore (espresso in prezzo al pubblico) di circa 209.000 euro attraverso Banco Farmaceutico.

I farmaci raccolti da Città della Salute sono stati 1052 per un valore di circa 178.000 euro, dei quali 908 (166.500 euro) raccolti, trattenuti e ridistribuiti direttamente da Città Salute, mentre 144 raccolti (11.500 euro) da Città Salute e destinati ad altri enti.

La Città della Salute con il Banco Farmaceutico sta così portando avanti i quattro principi fondamentali che ispirano la fondazione presieduta da Daniotti fin dalla sua nascita: centralità della persona, sussidiarietà, professionalità ed educazione alla carità.

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