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lunedì 17 Febbraio 2025
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Covid, numeri alle stelle, ribadito l’appello a sospendere subito i brevetti sui vaccini

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Roma, 7 gennaio – L’aumento vertiginoso del numero dei contagi da Covid, ma anche dei decessi (198 ieri, ben 259 il 5 gennaio, mai così tanti in un giorno da aprile 2021) “è un dato che colpisce come una frustata e dovrebbe suonare come un allarme fragoroso, ma evidentemente non basta ancora per convincere i nostri governanti e la Ue a schierarsi subito, senza se e senza ma, per la sospensione dei brevetti dei vaccini”.

A rilanciare l’appello è Vittorio Agnoletto (nella foto), coordinatore della Campagna europea Right2cure No Profit on Pandemic, inserito dalla rivista Sanità Informazione tra i 10 professionisti della scienza che hanno segnato a livello mondiale i 365 giorni di lotta alla pandemia del 2021, nello specifico con la Campagna europea per la sospensione dei brevetti dei vaccini.

La sospensione dei brevetti, torna a ripetere Agnoletto “a costo di sembrare fastidiosi, è l’unico modo per produrre vaccini in quantità adeguate per vaccinare il mondo ‘povero’, dove i vaccinati non arrivano al 2/3%”. La misura, infatti, abbatterebbe il costo dei vaccini, consentendo di produrli in quantitativi sufficienti in tutte le aziende del mondo, dotate delle tecnologie adeguate. E, argomenta Agnoletto, non si capisce davvero, di fronte a quasi 300milioni di casi nel mondo e quasi 5 milioni e mezzo di morti certificati,  “che cosa si aspetta ancora per decidere l’unica cosa sensata e utile”, ovvero la moratoria sui brevetti.

Non vi è infatti alcun dubbio sul fatto che il coronavirus, che circola liberamente fra miliardi di esseri umani non vaccinati, continuerà a produrre varianti, sempre più complicate da inseguire e fronteggiare, mantenendo in scacco anche i Paesi più sviluppati.  Dovrebbero bastare i numeri della pandemia in crescita esponenziale, spiega ancora Agnoletto, “a spingere ‘i potenti della terra’ a convocare d’urgenza il Consiglio generale del Wto anche in modalità online, per assumere tale decisione, che va decisa all’unanimità, così come previsto dallo stesso atto fondativo dell’Organizzazione mondiale del commercio, che prevede la possibilità di sospendere temporaneamente le regole sui brevetti previsti dagli accordi TRIPs del 1994 in caso di gravi emergenze mondiali”.

Ogni ulteriore ritardo da parte dell’Unione europea, conclude il coordinatore di Right2cure No Profit on Pandemic, “è una grave responsabilità. La Ue è rimasta pressoché isolata a livello mondiale nella difesa degli interessi di Big Pharma, ma noi non ci arrendiamo e continuiamo, più forti che mai, la nostra battaglia anche attraverso la raccolta di firme sul sito https://noprofitonpandemic.eu/it.”

E se le argomentazioni di natura sanitaria e umanitaria non bastassero a prendere quella che appare una decisione necessaria per salvare il mondo dallo spauracchio Covid, l’invito alle autorità europee di Right2cure No Profit on Pandemic è quello di andare a vedere i numeri drammatici dell’immenso danno economico che ogni variante produce, come dimostrato dagli studi di economisti come Tito Boeri e Antonio Spilimbergo del Fondo monetario internazionale: si parla di 4.500 miliardi di dollari a livello mondiale e di 1.000 miliardi di dollari per i Paesi ricchi.  Una catastrofica follia, se si pensa che per vaccinare il mondo, secondo i promotori della campagna per la sospensione dei vaccini, “basterebbero 50/100 miliardi di dollari, esagerando per eccesso: attendere ancora sarebbe una colpevole e inaccettabile responsabilità”.

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