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domenica 5 Maggio 2024
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Oms: “A 100 anni dalla scoperta, insulina miraggio per milioni di diabetici”

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Roma, 16 novembre – A cento anni dalla sua scoperta da parte di due medici canadesi, Frederick Grant Banting e Charles H. Best (quest’ultimo all’epoca degli esperimenti ancora studente),  l’insulina resta ancora inaccessibile per decine di milioni di pazienti diabetici in tutto il mondo. A denunciarlo è l’Organizzazione mondiale della sanità, in un rapporto pubblicato in occasione dell’ultima Giornata mondiale del diabete, celebrata domenica 14 novembre.

Il rapporto (Keeping the 100-year-old promise: making insulin access universal, stima in oltre 63 milioni di persone i malati di diabete che non possono accedere al farmaco-salvavita  per la cura della patologia di tipo I, che può appunto essere contrastata solo con l’assunzione di insulina.

“L’accesso universale all’insulina rimane oggi in molti Paesi una promessa sfuggente” scrive l’Oms. Le principali barriere all’accesso di questo farmaco sono da ricercare nei prezzi elevati del prodotto, nella scarsa disponibilità di insulina umana, nel numero ridotto di aziende che dominano il mercato dell’insulina e nella debolezza di molti sistemi sanitari.

Il rapporto individua il problema importante nel determinare l’attuale situazione dal momento che all’inizio degli anni 2000 siano stati introdotti analoghi sintetici dell’insulina. Questo ha portato a un calo di produzione della più economica insulina umana ottenuta con la tecnica del Dna ricombinante, a un aumento generalizzato dei prezzi e a un’ulteriore concentrazione di un mercato che vale oltre 17 miliardi di dollari nelle mani di pochissime aziende.

La situazione non è migliore sul fronte dei dispositivi medici necessari per la somministrazione del farmaco e per il monitoraggio dei livelli di glicemia. Il mercato infatti è bloccato da brevetti e da Risultato immagine per Tedros Adhanom Ghebreyesusun’eccessiva differenziazione tra i prodotti.

“Gli scienziati che hanno scoperto l’insulina 100 anni fa si sono rifiutati di trarre profitto dalla loro scoperta e hanno venduto il brevetto per un solo dollaro” ricorda il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus (nella foto). “Purtroppo, quel gesto di solidarietà è stato superato da un business multimiliardario che ha creato ampi divari di accesso”.

 

 

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