Roma, 1 febbraio – L’ipotesi di eliminare dalle parafarmacie la presenza obbligatoria del farmacista, prevedendo nel contempo incentivi economici per le farmacie che dovessero decidere di assumerli una volta rimasti senza lavoro, avanzata nel corso di una recente intervista dalla presdeinte di Federfarma Annarosa Racca, è semplicemente irricevibile.
Il presidente della Federazione nazionale delle parafarmacie italiane, Davide Gullotta (nella foto), reagisce subito e con un secco no alla “soluzione” alla quale starebbe pensando il sindacato dei titolari di farmacia per risolvere il nodo della compresenza nel nostro Paese di esercizi diversi (gestiti però da un professionsita in possesso di identico titolo) abilitati alla vendita di medicinali. Ma le strade da percorrere per risolvere quella che i politici dello stesso partito che, nel 2006, ne determinarono la genesi chiamano “l’anomalia parafarmacia”, ad avviso della Fnpi, sono ben altre.
“L’ipotesi di Federfarma è irricevibile” ribadisce Gullotta. “Le strade da percorrere per trovare una soluzione a favore dei farmacisti titolari di parafarmacia ci sono, ma di certo non sono queste: chi da farmacista ha investito sulla propria laurea e professione necessita di certezze e di essere valorizzato e non lasciato in balia dei titolari di farmacia”.
“Con piena coerenza e continuità col lavoro di confronto e dialogo politico svolto finora insieme al presidente Gullotta” aggiunge il vicepresidente della Fnpi Matteo Branca “sono fiducioso che la politica saprà trovare la strada giusta, senza farsi gettare fumo negli occhi e tenendosi ben lontana da ipotesi come questa, di cui non vale la pena spendere nemmeno una parola di troppo”.
