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martedì 16 Aprile 2024
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Ricetta veterinaria elettronica in vigore da oggi, Grillo: “Primi in Europa”

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Roma, 16 aprile – “Siamo i primi in Europa. Avanti con la tracciabilità e la trasparenza nell’uso dei farmaci sugli animali, così si combatte l’antimicrobiotico-resistenza e si valorizza il ruolo del veterinario”.

Così la ministra della Sanità Giulia Grillo ha  annunciato ieri nel corso di una conferenza stampa il varo della ricetta veterinaria elettronica obbligatoria, il cui decreto attuativo è stato pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale. La Rev, già da oggi, sarà l’unica modalità per prescrivere medicinali destinati agli animali.

“Siamo i primi in Europa ad adottare questo sistema innovativo nel campo della sanità animale che rappresenta un passo fondamentale nella strategia di lotta all’antibiotico-resistenza, oltre a rappresentare uno strumento di trasparenza nella filiera dei farmaci per gli allevamenti” ha affermato la ministra. “Come medico sono pienamente consapevole della gravità del fenomeno che ogni giorno di più assume le dimensioni di una minaccia globale per la salute pubblica, amplificata dall’uso inappropriato degli antibiotici”.

“Il sistema informativo di tracciabilità dei medicinali veterinari rientra a pieno titolo nel contratto di governo che prevede una piena digitalizzazione della pubblica amministrazione” ha detto ancora Grillo.  “La ricetta veterinaria elettronica in vigore dal 16 aprile non rappresenta solo un’innovazione tecnologica destinata a rivoluzionare il settore della sanità animale ma andrà a garantire maggiore tutela della salute pubblica e alimenti più sani e sicuri, valorizzando il ruolo del veterinario che è una figura centrale del nostro Ssn” .

L’Organizzazione mondiale dellasanità stima infatti che nel 2050 il fenomeno della antimicrobico-resistenza sarà responsabile di 2,4 milioni di morti soltanto nell’area Ocse, con un impatto sull’economia pari a 3,5 miliardi di dollari l’anno, solo in Italia si rischiano mezzo milione di decessi, con un costo per il nostro Servizio sanitario pari a 13 miliardi di dollari.

“La strada da fare è ancora molta e la mia attenzione è costantemente rivolta al problema. L’uso prudente e responsabile degli antibiotici rappresenta la principale arma per contrastare la diffusione di batteri resistenti” ha concluso Grillo “e la ricetta veterinaria elettronica permette di valutarlo registrando il consumo reale e tracciando ogni anello della filiera”.

“La digitalizzazione della ricetta veterinaria rende più efficiente l’attività di farmacosorveglianza (controllo su vendita, somministrazione, utilizzo corretto dei medicinali) e di farmacovigilanza (effetti collaterali indesiderati), rendendo più incisivo il ruolo del medico veterinario, che diventa l’unico gestore del medicinale veterinario” ha aggiunto il direttore generale della Sanità animale e dei farmaci veterinari, Silvio Borrello.La ricetta elettronica è parte di un sistema volto ad aumentare la consapevolezza di tutti gli operatori, anche dei produttori di medicinali, spesso criticati, ma che possono, invece, svolgere un ruolo fondamentale per sviluppare nuovi medicinali, in confezioni adatte per la singola terapia, evitando sprechi e inquinamento ambientale”.
La Rev impatterà ovviamente anche sull’attività della farmacia, dove i cittadini dovranno esibire il numero della ricetta e un Pin a 4 cifre,  generato dal sistema al momento dell’emissione della prescrizione elettronica da parte del medico veterinario. La ricetta potrà in ogni caso essere ricercata nel Sistema informativo nazionale della farmacosorveglianza sulla ricetta veterinaria elettronica utilizzando  il codice fiscale del cittadino e lo stesso Pin. Una volta acquisita la prescrizione digitale, il farmacista potrà procedere alla  consegna del medicinale prescritto dal veterinario.
Le ricette di data antecedente al 16 aprile, come chiarito durante la conferenza stampa di presentazione, saranno valide anche in versione cartacea. cartacea.
Nella sezione dedicata alla normativa di riferimento del Sistema informativo nazionale sulla Rev è stato in ogni caso reso disponibile, proprio la scorsa settimana,  l’ultima versione del  Manuale operativo del Sistema Informativo Nazionale della Farmacosorveglianza,  redatto,  revisionato e aggiornato dal Gruppo di lavoro composto da esperti del ministero della Salute, delle Regioni e degli Istituti zooprofilattici sperimentali di Abruzzo-Molise,  Lombardia ed Emilia Romagna. Il manuale, come ha avuto occasione di chiarire il ministero,  fornisce tutte le informazioni necessarie  a tutti gli attori della filiera dei medicinali veterinari, dai produttori fino agli utilizzatori finali, “di rapportarsi in modo più semplice al nuovo Sistema Informativo Nazionale per la Farmacosorveglianza (che comprende la ricetta veterinaria elettronica) adottando procedure univoche e condivise definite all’interno del manuale“.

Sulla Rev, tuttavia, i veterinari italiani  (che pure in una nota dell’Anmvi, la loro Associazion,e si dichiarano “pronti a digitalizzare le loro ricette” ) continunao a segnalare qualche problema e chiedono un “inevitabile periodo di tolleranza in cui potrà essere ancora necessario ricorrere al cartaceo e durante il quale si dovrà dare la priorità alla collaborazione anziché alle verifiche, dal momento che il sistema è completamente nuovo anche per le stesse autorità di controllo”.
I veterinari stanno sperimentando l’emissione elettronica della ricetta dal 2015, con risultati più avanzati nel settore degli animali allevati che in quello degli animali da compagnia, dove – si legge nella nota Anmvi –  “permangono criticità da risolvere come l’interoperatività tra il sistema informatico del Ministero della Salute e i gestionali già in uso presso molte strutture veterinarie. Il dialogo fra i software eviterebbe duplicazioni di attività e il raddoppio dei tempi di prescrizione”.

Si tratta di un svolta operativa che investe tutto il mondo del farmaco veterinario” conclude il presidente Anmvi Marco Melosi ” da quando è fabbricato a quando è consegnato. È necessario riconoscere che anche ad obbligo cogente il sistema richiederà inevitabilmente una fase di rodaggio e di realismo, senza sanzioni“.

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