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mercoledì 12 Febbraio 2025
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Parafarmacie: “Governo ascolti l’Agcm e consenta anche a noi Cup e ritiro referti”

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Roma, 10 gennaio – “L’indicazione/esortazione di permettere anche alle parafarmacie di fornire il servizio di prenotazione di visite ed esami, in pratica l’accesso al Cup, messo nero su bianco dall’Agcm, è un fatto positivo e non fa altro che ripetere un invito che almeno dal 2014 la stessa Autorità reitera ad ogni atto preparatorio della legge sulla concorrenza”.

Questo l’endorsement espresso in un comunicato congiunto da Movimento nazionale liberi farmacisti, Confederazione unitaria libere parafarmacie, Federazione Farmacisti e Disabilità Onlus e Unione nazionale farmacisti titolari di sola parafarmacia alle posizioni espresse dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato a proposito di quella che, in materia di erogazione di servizi, l’Antitrust continua a ritenere una sperequazione lesiva delle norme e dei principi a tutela della concorrenza.

Le indicazioni fornite al Governo dall’Agcm come contributo per la predisposizione della nuova legge annuale sulla concorrenza, si legge nel comunicato stampa diffuso ieri dalle sigle delle parafarmacie, “vanno nella giusta direzione”.

L’invito dell’Antitrust, peraltro, “è stato raccolto da alcune Regioni, ma non da tutte” si legge ancora nella nota alla stampa. “Troppi gli ostacoli corporativi in alcune parti d’Italia dove l’influenza dei titolari di farmacia è eccessiva e contraria agli interessi dei cittadini”.

Secondo le sigle degli esercizi di vicinato, “alcune Regioni si appellano, senza motivo, a supposte ragioni di tutela della privacy, quando è arcinoto che tutte le parafarmacie italiane sono coinvolte dell’adottare tali norme a pieno titolo come e quanto le farmacie. Quindi, trattasi di ritardi ingiustificati, ma giustificatissimi da interessi di natura economica indirizzati a limitare la concorrenza e tutelare alcuni interessi particolari”.

Secondo le sigle di rappresentanza delle parafarmacie, insomma, “la discriminazione tra farmacie e parafarmacie, come sottolinea l’Agcm, non trova giustificazioni di sorta nell’attuale quadro normativo, per cui Stato e Regioni debbono permettere alle farmacie di fornire questo servizio. Con tali ritardi nell’ampliamento del servizio C.U.P. le uniche vittime sono i cittadini che si vedono negare l’ampliamento dei punti vendita dove usufruire delle prenotazioni”.

Mnlf, Culpi, Federfardis e Unaftisp concludono osservando che “dovrebbe essere nell’interesse implicito di Regioni e Aziende sanitarie locali aumentare le opportunità per i cittadini affinché usufruiscano di questo servizio, offerta che farebbe risparmiare tempo e risorse ai bilanci regionali. Nelle parafarmacie opera un farmacista per legge, come nelle farmacie, quindi anche sotto questo profilo nulla osta”.

Coerente e conseguente l’appello finale al Governo: “Ascolti l’Antitrust senza indugi, è nell’interesse della sanità nazionale e degli utenti”.

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