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mercoledì 12 Febbraio 2025
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Rilancio per la Fondazione Biotecnopolo di Siena, coordinerà rete europea anti-pandemie

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Roma, 14 gennaio – La Fondazione Biotecnopolo di Siena, nata nel 2022 sotto l’egida dei ministeri dell’Economia, della Salute e dello sviluppo economico del Governo Draghi allo scopo di dotare il Paese di una piattaforma vaccinale in grado di rispondere in tempi stretti alle emergenze pandemiche, sembra finalmente imboccare la pista del rilancio e del definitivo decollo: il Governo presieduto da Giorgia Meloni punta infatti a farne il fulcro della difesa contro le future pandemie in attesa dell’arrivo del nuovo Piano pandemico 2024-2028, finanziato nell’ultima legge di bilancio.

La Fondazione guiderà la rete europea anti-pandemie, che vede anche altri Paesi coinvolti (Francia, Belgio e Germania), con un finanziamento di quasi 33 milioni di euro per l’Italia e 130 in totale. Il progetto promosso dall’Errin (European Regions Research ad Innovation Network) spazia dalla sorveglianza delle malattie infettive alla ricerca e sviluppo di un futuro vaccino per una una prossima eventuale ‘malattia X’, dando finalmente connotati più concreti al famoso ‘hub anti-pandemico’ per cui era nata più di due anni.

A guidare un progetto da 330 milioni di euro complessivi fu scelto lo scienziato Rino Rappuoli (nella foto), “padre” di tanti vaccini, tra i quali quello contro il meningocco. Gli ultimi due anni della Fondazione sono stati però in salita, per una serie di motivi come la mancanza dello statuto – poi arrivato in estate – e di una struttura manageriale, che ha cominciato a essere definita solo sei mesi fa, con la nomina a direttore generale di Gianluca Polifrone, in arrivo dall’Aifa, effettuata dal ministro dell’Economia e Finanze Giancarlo Giorgetti.

Secondo quanto riferisce un lancio di Adnkrono Salute, la macchina operativa e manageriale sta ora lavorando concretamente e si vedono i primi risultati con i progetti di ricerca per il 2025: il fiore all’occhiello è il finanziamento, 2,8 milioni di dollari, arrivato dall’Nih-Niaid americano per lo sviluppo di vaccini contro alcune famiglie di virus ‘sorvegliate’ speciali dall’Oms, come rubulavirus e peribunyavirus. Poi il bando a cascata dell’Università di Siena (1,2 milioni di euro) per l’implementazone della piattaforma per lo sviluppo di anticorpi monoclonali nella sfida all’antimicrobico resistenza. C’è poi il progetto dell’Hera (33 mln) per l’European Vaccine Hub per prepararsi e rispondere alle emergenze pandemiche promosso da Hera (l’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie).

La Fondazione Biotecnopolo di Siena vede come membri fondatori il ministero dell’Università e della Ricerca, il ministero della Salute, che vigila direttamente sul Cnap (Centro nazionale anti-pandemico) – con risorse dedicate del Pnc – quale diramazione della Fondazione e il ministero del Made in Italy di cui è prossima la nomina del quinto componente del Consiglio di amministrazione.

“Il Biotecnopolo di Siena è destinato a diventare un centro di importanza mondiale per la prevenzione e la gestione delle pandemie, rafforzando il supporto che il ministero della Salute ha costantemente dato” ha dichiarato Maria Rosaria Campitiello (nella foto), capo del Dipartimento Prevenzione, Ricerca ed Emergenze sanitarie del ministero della Salute, commentando il finanziamento europeo di 33 milioni di euro assegnato alla struttura senese nell’ambito dell’iniziativa European Vaccines Hub for Pandemic.

 

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