
Sigle delle parafarmacie: “Sequenza storica di vittorie verso il pieno riconoscimento”
Roma, 16 gennaio – Con un comunicato stampa congiunto, le sigle di rappresentanza delle parafarmacie (Culpi Mnlf, Fnpi, Federfardis e Unaftisp) fanno il punto sulle ultime, importanti pronunce che hanno riguardato il settore, a partire dalla sentenza del Tar Lazio del 2 novembre 2022 (RIFday ne riferì a suo tempo in questo articolo), che – accogliendo il ricorso dei farmacisti di parafarmacia – ha riconosciuto il loro pieno diritto ad accedere alla ricetta bianca dematerializzata (REB), in quanto recante anche farmaci di loro competenza.
Quella sentenza, come si ricorderà, ha eliminato quella che i giudici amministrativi hanno riconosciuto come una discriminazione di fatto nei confronti delle parafarmacie, costringendo i due ministeri coinvolti (Salute e MEF), fin lì rimasti sordi alle proteste e a ogni richiesta di chiarimento dei farmacisti di parafarmacia, ad ottemperare al dispositivo. Cosa alla quale hanno
poi provveduto emanando un apposito decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 287 del 9 dicembre scorso (si veda al riguardo anche RIFday del 12 dicembre 2022), con il quale sono state riformulate le disposizioni per le REB, consentendo anche alle parafarmacie l’accesso al sistema Sts–Gestione ricetta elettronica bianca.
Il tentativo condotto in extremis da Federfarma di bloccare la sentenza, con un ricorso datato 7 dicembre 2022 che chiedeva anche una sospensiva cautelare monocratica della pronuncia, non è stato accolto dal Tar laziale e non ha dunque avuto seguito: inevitabile, a quel punto, che MEF e Salute si affrettassero a ottemperare alla decisione dei giudici amministrativi, anche per evitare che (come previsto dalla sentenza) anno chiesto la nomina di un commissario ad acta, ai sensi dell’articolo 117, comma 3, del Codice della pubblica amministrazione, che “su istanza di parte ricorrente” intervenga a vicariare le amministrazioni laddove “dovessero risultare ancora inadempimenti trascorsi 30 giorni dalla comunicazione della sentenza”.
La nota delle sigle delle parafarmacie ricorda anche quello che, fin qui, è l’ultimo atto della vicenda: dopo la presentazione a loro nome, da parte del legale incaricato dell’importante contenzioso, avv. prof. Daniele Granara, di una circostanziata memoria, la stessa Federfarma ha in buona sostanza deposto le armi, rinunciando a presentarsi alla fase dibattimentale che avrebbe dovuto cominciare lo scorso mercoledì 11 gennaio.
Un esito che, ovviamente, le sigle delle parafarmacie leggono come una nuova vittoria legale e auspicano possa produrre effetti positivi “per il clima di cooperazione interna alla categoria” e per contribuire a portare “i frutti sperati verso il riconoscimento di un ruolo sempre maggiore nel servizio al cittadino”.
Culpi Mnlf, Fnpi, Federfardis e Unaftisp non mancano però di esprimere la loro amarezza per l’accanimento con il quale Federfarma ha cercato in ogni modo “di eliminare la concorrenza rappresentata dai loro stessi colleghi farmacisti di parafarmacia, utilizzando spesso pretesti al limite dell’assurdo e del ridicolo” e confermano tutta la loro ferma intenzione di difendere i farmacisti delle oltre 5.000 parafarmacie italiane “a sigle unite, strutturandosi e compattandosi sempre più“, contro ogni eventuale altro attacco, pur sapendo di “non poter contare sul sostegno dell’Ordine dei Farmacisti, che tace o manifesta persino ostilità nei loro confronti (per inciso, la quota associativa è la stessa dei colleghi di farmacia)”.
Una mancata attenzione e collaborazione che, secondo le sigle delle parafarmacie, ha avuto un’ennesima conferma in questo inizio d’anno, con la mancata risposta della Federazione degli Ordini alla richiesta (inviata il 4 gennaio) di sostenere le istanze dei farmacisti di parafarmacia iscritti agli albi professionali presso la Sogei, che continuava a non dare accesso alle parafarmacie ai programmi gestionali per la REB, nonostante la ricordata sentenza del Tar Lazio n. 7908/2022.
“Nonostante tutto questo i farmacisti delle parafarmacie stanno riportando vittorie di portata storica” conclude il comunicato congiunto di Culpi Mnlf, Fnpi, Federfardis e Unaftisp “che andranno a vantaggio del cittadino dimostrando a chi ancora ne avesse bisogno la loro enorme utilità sociale, sanitaria e occupazionale”.
